Italie
Economia e finanza
Oltre il beauty contest delle frequenze
L'idea di regalare frequenze televisive non piace a nessuno. Tanto più se il valore potrebbe arrivare a 16 miliardi per i 40 canali dedicati alla Tv e a circa 2,4 miliardi per le sei frequenze assegnate con un "concorso di bellezza". E ancora di più se la gara è destinata solo gli operatori televisivi italiani verticalmente integrati e viola i principi di neutralità del servizio e della tecnologia. Si potrebbe invece concepire l'asta in modo che non danneggi nessuno, comprese le emittenti locali. Oltre a far entrare nelle casse dello Stato almeno un miliardo di euro.
Sicurezza ed equità. A chi ha sarà dato?
I parte. Si parla sempre di previdenza, ma quanti hanno letto il bilancio dell'Inps? Un intervento sulle pensioni, tra giustizia e ragione, si riflette su qualche numero
Le frequenze, le aste e il nostro bene comune
Il regalo a Rai-set è uno scandalo da annullare subito. Ma anche un'asta "pulita" può rafforzare l’oligopolio dell’informazione. Servono altri strumenti per fare della comunicazione un bene comune
Lavoro e crescita, cosa è successo
A partire dal decennio novanta la crescita nella produttività del lavoro ha subito in Italia un forte deterioramento, ponendo il paese agli ultimi posti nella graduatoria mondiale
Chi c'è, chi non c'è
Lavoro, pensioni, tasse. La manovra si accanisce contro chi la crisi l'ha già pagata. E la aggrava. Grandi assenti: patrimoni ed evasione fiscale. C'era un'altra strada? Sì.
Diamo una Chance alla pubblica istruzione
Chi è e cosa può fare Marco Rossi Doria, neosottosegretario all'Istruzione del governo Monti. Per voltare pagina, e non solo rispetto a Berlusconi-Gelmini