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La crisi pagata dai trentenni in un grafico
Gli ultimi dati Istat (settembre 2013) ci dicono che il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 40,4 per cento certificando ancora una volta la drammaticità della condizione dei giovani nel mercato del lavoro italiano. Si sente spesso ripetere che questa è la prima generazione di figli che starà peggio dei propri padri ma è poi difficile supportare tali affermazioni con dati puntuali. In linea di principio si dovrebbe osservare l’intera sequenza dei redditi percepiti dalla persone nel corso della propria vita ma dati di questa natura che contengano informazioni su individui di diverse generazioni, quindi nati in anni molto distanti tra loro, sono estremamente difficili da raccogliere.
Sappiamo però che le condizioni di ingresso nel mercato del lavoro hanno una forte influenza sul futuro percorso di carriera. Chi entra sul mercato con salari bassi farà molta fatica a rimontare.