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I patti clandestini del governo Renzi

25/06/2014

La democrazia italiana ha un sistema di regole che in questo momento appare quanto mai irriso e confuso. C’è un livello politico di accordi fuori sistema che tuttavia valgono più degli accordi formali. E così riformare la Costituzione è diventato più semplice che far votare una legge

A quale maggioranza risponde l’attuale governo? Nel parlamento italiano, il PD ha i non molti voti strappati nella sua tornata elettorale più infelice in ambito nazionale; il fatto che le successive europee dell’ultimo 25 maggio gli abbiano dato un tutt’altro peso delle elezioni nazionali – peso non registrabile dalle Camere – costituisce in sé un problema che potrebbe essere risolto soltanto da un nuovo scrutinio nazionale. Senonché Renzi si muove sfruttando l’immagine del “partito del 40%”, non tenendo conto né della maggioranza formale italiana tuttora valevole, né di quella delineata dalle elezioni continentali, per quanto riguarda la Lega e Forza Italia. Se, come il nostro baldo premier assicurava, l’Italicum fosse passato in quattro e quattr’otto, per assicurarsi una maggioranza parlamentare egli non avrebbe bisogno di nessuno.

Insomma, il governo italiano si regge e si comporta in un quadro di passaggio, né formale, né sostanziale. In realtà, il premier continua a cercare un accordo con Forza Italia e Lega come prima delle europee e sempre in termini informali, derivanti dall’obbligo, tutto politico e non istituzionale, di attenersi alle “larghe intese”.

Quando Anna Finocchiaro, plenipotenziaria per il PD, assieme a Calderoli, plenipotenziario per la Lega, ha riscritto i lineamenti del Senato – ridotto di numero e non più eletto – gli ha lasciato il privilegio dell’immunità parlamentare, scatenando proteste da tutte le parti. Nei giorni scorsi, la senatrice del PD ha protestato altamente per essere stata abbandonata su questo punto dal governo. “Ma che cosa vogliono da me?”, si intende: Renzi e le sue chiomate ministre. Domanda da non farsi, perché è ovvio che i colloqui informali del premier con Lega e Forza Italia sono vincolanti, ma non lo si può dire, basta lasciarlo scrivere dalla stampa. Quindi Renzi le ha fatto sapere con qualche ruvidezza che considera l’immunità parlamentare per i senatori un problema del tutto secondario – dichiarazione alquanto bizzarra in un momento in cui chiunque ne abbia la possibilità sta gettandosi a capofitto all’assalto dei beni pubblici.

C’è da chiedersi che idea ha l’Italia, governo e stampa compresi, della democrazia rappresentativa. Se ne può pensare anche malissimo, ma è innegabile che essa ha un sistema rigido di regole che attualmente viene violato e ignorato nel nostro paese. Ci sono una serie di accordi politici fuori sistema che tuttavia valgono più degli accordi formali: nessuno si sogna di ricondurre il PD del 40% alla percentuale molto più bassa che gli avevano assegnato le ultime legislative; nel medesimo tempo se ne tiene conto, sempre informalmente, come se questo risultato fosse stato ratificato da un voto nazionale. Se, come potrebbero pensare i maligni, si teme che un’elezione nazionale smentisca o almeno diminuisca il risultato europeo, continuerà il governo a procedere a vista fino alla scadenza del mandato? In verità, è il carattere del Presidente del Consiglio, tutto volitivo e autocentrato, a tenere il posto di una vera e propria legislazione, e sembra che la cosa sia gradita all’Italia come all’estero, riconducendo a più miti consigli sul terreno degli obblighi finanziari perfino Angela Merkel.

È sorprendente che nessuno dei nostri giuristi metta in guardia stampa e governo sull’anomalia di questo modo di procedere: bisogna persuadersi che il fascino dell’ex sindaco fiorentino è irresistibile? E che, quando il peso elettorale del Cavaliere sta venendo meno, resteranno obbligatorie le “larghe intese”, constringendoci per esempio ad accordarci con Grillo?

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Commenti

Il riserbo di tutela

Le occulte infedeltà allo stato di chi gestisce il potere (a tutti i livelli) giustificano infine le consuetudini di slealta'
molto diffuse in ogni tipo di rapporto sociale.Anzi ,vi è un certo incoraggiamento a tali pratiche .
Sul piano delle regole, questa pedagogia,genera andazzi intollerabili pagati con atti riportati dalla cronaca nera.
La chiarezza delle leggi ,delle regole di rapporto mutualistico tra individuo e stato (inteso come insieme di condizioni per il mantenersi di una comunità),
non è data come immediatamente acquisibile;
ne nasce una condivisione plagiaria,e confusa dove la preparazione ai soprusi è poco ri-conoscibile.
Come se si fosse predisposti ad essere entusiasti davanti alla perfidia istituzionalizzata

legittimi?

E' la legge elettorale con cui è stato eletto il Parlamento che ora sta stravolgendo la Carta a unico beneficio del potere esecutivo a essere illegittima. E' sempre la legge elettorale a rendere illegittima la riforma. Nelle attuali condizioni il Parlamento rappresenta si e no il 20% degli elettori, contrariamente al sistema ideato dai Costituenti.

La solita analisi da intelligentona.

La solita analisi da intelligentona. Meglio la Castellina, ex intelligentona..

PS: Segnalo a “Giancarlo” che quella del ricalcolo sul numero degli elettori è un un'osservazione che non ha molto senso, sia perché la bassa affluenza è un fenomeno comune a tutti i Paesi civili e democratici, sia perché l'affluenza in Italia è stata la più alta (58,69% ), sia perché è ragionevole pensare che gli eventuali voti degli astenuti (per scelta volontaria) si sarebbero distribuiti più o meno come quelli dei votanti. In ogni caso, per l’esattezza, alle Elezioni europee, il PD ha preso il 22,11% degli elettori (11.203.231 voti su 50.662.460 elettori).
“Analisi quali-quantitative/29/Elezioni Europee 2014”
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2812804.html

La rossanda

Si potrá dire che riformare la Costituzione è diventato più semplice che votare una legge quando il parlamento in carica avrá approvato la riforma. Gli accordi tra i partiti, anche in forza di eventi esterni quali il risultato del voto europeo, sono democraticamente legittimi e non rappresentano abrogazione alcuna delle regole della democrazia. Il voto lo dará il parlamento legittimo nonostante gli accordi presi tra i partiti.

democrazie scomoda

Rossanda mette in chiaro il fatto che quello che non è riuscito a Berlusconi-Fini e Lega lo realizza Renzi la fine della democrazia. Ridurre gli eleggibili e sostituirli con nominati dagli apparati politici e di lobbys varie accordate tra loro senato e provincie. Il prossimo passo "presidenzialismo" così una ristretta minoranza di elettori eleggeranno governo e presidente. I fatti sono che il 41% ottenuto da Renzi equivale al del 20% degli aventi diritto al voto se alle prossime politiche coloro che esprimeranno un voto saranno come per le europee avremo un governo di minoranza peggio degli che negli ultimi 25 anni. ora anche il M5S partecipa alla distruzione dell democrazia, non c'è da stupersi visto che in parlamento europeo si alleano con l'etrema destra. Intanto il 50% dei giovani è senza lavoro e l'altro 50% ha un lavoro precario e mal pagato senza un futuro. Grazie Rossanda per avere ancora la disponibilità di scrivere. Saluti

da Amsterdam parla Franco Tidu...

Si, cara Rossanda, alla Terrasse della Westerpark, prima della esecuzione di 'Canto Sospeso' del tuo Amico Luigi Nono, sulle ultime parole dei condannati a morte della Resistenza Europea, (pensa, tutta una serie di lavori suoi per quattro giorni e un convegno e la sua rivoluzione, portata dentro le parole e i fatti, anche come compositore), ti incontro questo Franco Tidu, che è su Youtube, è sardo e se ne è venuto via da Cagliari trenta anni fa. La sua casa era di fronte alla sede del PCI e vedeva Berlinguer ed anche Nanni Loy, quando arrivava a trovarlo. Lui ha fatto il cuoco, qui ad Amsterdam poi ha avuto un incidente alle gambe ed ora ha molti supporti ed esenzioni: alla Europee ha votato il partito che aiuta il sistema sociale a funzionare. Non tornerà più in Italia e questa è la prova più semplice che tu hai ragione.... un'altra persona che è stata tradita ma lui ha avuto coraggio, ha voltato pagina e si rammarica quando vede che le cose in Italia vanno sempre peggio, soprattutto per i lavoratori. Quando le intese sono mascherate o di corridoio, allora la democrazia è stata sostituita da scambi di contratti e merci, forse i voti sono diventati questo. Ilia Pedrina

costituzione

l'attacco subdolo, distorto dalle interpretazioni che se ne dà, ipocrita nelle motivazioni, univoco nella salvaguardia di privilegi e poteri, avviato con Berlusconi subisce con Renzi un balzo prepotente in avanti, muovendo forze che prima balbettavano opposizione: a ricordarcelo sono pochissime voci, una, la più decisa, è quella di Rossana Rossanda

intorno al giovanilismo tutto salute ed acne in volto, da esibire, prima della Carta d'Indentità...

Totò direbbe 'la carta dirindirindà....' come nel film con Cleopatra, da rivedere sempre e poi ancora, per capire la satira sulle 'larghe intese' all'epoca tra i triumviri ed attualmente. Grazie Rossanda, perchè hai il coraggio di mettere il dito nella piaga di una repubblica parlamentare rappresentativa che è stata esautorata dal ritorno dei Savoia dall'esilio, senza che fosse all'epoca firmata la lettera patente di rinuncia al trono, come hanno fatto gli Asburgo; hai la ragione dalla tua quando fai appello ai giuristi, che dovrebbero seriamente muoversi, e non a piccoli passi, di fronte a palesi atti incostituzionali; hai conservato con serietà ed impegno l'anallisi del rapporto tra le forze in campo, quando si deve fare politica, seriamente ed eticamente intesa. Per ricordare Berlinguer e non farne mai un mito, lavorerò sul suo intervento con Casadei al giovane Parlamento d'Italia contro 'la famigerata Legge Scelba', come la deficisce Luigi Nono, per la militarizzazione, nel 1947, della Sicilia, perché non ci fosse un'organizzazione politica sindacale di operai e braccianti contro il potere dei latifondisti. Ad Amsterdam ho visto il 'Prometeo' proprio di Luigi Nono, un'opera incredibile, eseguita all'interno del Gashouder. Speravo di incontrare il prof. Massimo Cacciari, autore della selezione dei testi cantati.... La parola che dice verità non ha tempo. Ilia Pedrina

La Rossanda 2

Esempio illuminante di una sinistra che pensa, riflette e non porta il cervello all'ammasso. Basta con il "giovanilismo" da quattro soldi spacciato per idea politica e cultura di governo, si rischia di fare molto più danno di quello della Rossanda (da giovane!)

La Rossanda

L'esempio lampante della sinistra fallimentare che vogliamo dimenticare. Fortunatamente non hanno mai contato niente da giovani, figuriamoci ora.