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Stop alla parata del 2 giugno

29/05/2012

La parata militare del 2 giugno è inutile e costosa. E tanto più inutile oggi, dopo il terremoto in Emilia Romagna. I soldi risparmiati annullandola potrebbero essere usati per aiutare la popolazione colpita, piuttosto che per esibire armi e mezzi militari

La campagna Sbilanciamoci! chiede l’immediata cancellazione della parata militare del 2 giugno e la destinazione dei milioni risparmiati per la sua organizzazione alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. La richiesta della cancellazione della parata militare era stata fatta da Sbilanciamoci già nelle settimane scorse. Dopo il grave terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna questa richiesta acquista maggiore importanza.

Con gli stessi soldi spesi per la parata militare si possono garantire, nella prossima settimana, i soccorsi di emergenza (tende, viveri, medicinali, ecc) ad oltre 5mila persone. È irresponsabile spendere tanti soldi per far sfilare carri armati e blindo, mentre gli stessi fondi potrebbero essere investiti per aiutare le popolazioni.

La Repubblica va celebrata aiutando chi ora soffre a causa del terremoto e non sfoggiando armi e mezzi militari.

Va sospesa la parata, ma vanno tagliate anche le spese militari: è questo il senso di Economia a mano armata. Dossier sulle spese militari 2012 che la campagna Sbilanciamoci! presenterà il prossimo 4 giugno alle ore 11.00, presso la sala conferenze della Fondazione Basso – Roma, via della Dogana Vecchia 5.

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
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Commenti

Parata del 2 giugno

E' difficile essere in disaccordo sulla dichiarazione di principio: risparmiamo i soldi della parata e spendiamoli per soccorrere i terremotati. Ma è davvero così facilmente e concretamente realizzabile in tempi così ristretti? Chiedo: i soldi per questa manifestazione non erano già stati in gran parte spesi? Cosa sarebbe costato annullarla? Credo che un movimento come sbilanciamoci che è nato su questioni molto concrete debba stare molto attento a non prendere la china del populismo. Vogliamo sentire soluzioni realistiche non bellissime impraticabili dichiarazioni di principio (che come ci insegna la storia anche molto recente possono nascondere altro).
Inoltre mi chiedo come mai con la stessa veemenza non si è chiesto di annullare la manifestazione che ha visto coinvolto il Papa in questi stessi giorni e che, sono convinta, è costata alla comunità (non al Vaticano) molti più soldi della parata militare.