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Offro la mensa ai bambini di Adro

13/04/2010

Lettera di un imprenditore al comune di Adro, che ha cacciato dalla mensa scolastica i bambini i cui genitori non avevano pagato le rette

Lettera di un imprenditore al comune di Adro, che ha cacciato dalla mensa scolastica i bambini i cui genitori non avevano pagato le rette

Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film 'L'albero degli zoccoli'. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica. (...)

Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell'Ucraina.

Si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi. (...) Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo? Ma dov'è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare 'partito dell' amore?'. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l'Italia? Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro al mese (regolari).

Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani. Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno o vorranno pagare, il costo della mensa residuo resterà a mio totale carico.

Insieme a questa lettera, di un imprenditore anonimo, il comune di Adro ha ricevuto un bonifico di 10.000 euro

In allegato, il testo completo della lettera

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Commenti

meditate

autore di MEDITATE! cosa vuol dire suo commento??? mi spiace non ho capito!!!

meditate

L'abbiamo capita di non sostenere acriticamente l'aziendalizzazione dei servizi pubblici?

straniera

Volevo ancora aggiunggere che provengo da una famiglia numerosa eravamo 5 fratelli dove si riciclava tutto i vestiti le scarpe e vestiti venivano confezionati da mia madre per risparmiare e non abbiamo mai avuto coraggio chiedere aiuti pensando che ci sono messi peggio di noi. Primo vestito di marca ho comprato dopo che a 23 anni sono venuta in italia a lavorare.Non sono mai andata in mensa portandomi il mio panino di casa e non mi sono sentita emarginata.E quindi non capisco tutta questa polemica. Non pagano non usufruiscono il servizio. Purtroppo ho conosciuto anche tanti stranieri con molto poca voglia di lavorare tanto aiuta chiesa aiuta caritas comune da la casa perche sforzarsi. Devo fare solo complimenti al sindaco di Adro.Che finalmente qualcuno ha avuto fegato di bloccare i furbi. Ci si preocupa di come si sentono esclusi!!!!!! Ma qualcuno ha chiesto come si sentono quelli che saldano ogni mese ????? "FESSI" E un nome giusto? Perchè io mi sento "fessa" pagando biglietto del treno o bus. E quando ho dimenticato a timbrare ho pagato anche la multa. Mi sento "fessa" pagando altri servizi anzichè aspettare a qualcuno che paga per me. Scusate questo sfogo ma ho visto troppi furbi e mi spiace che italiani sono spesso presi in giro.

ciao

Sono rimasta molto colpita da questa vicenda.Ma non si sta un po esagerando!!! Ma mi sembra che questi "poveri stranieri" se ne aprofittano. Sono d'accordo con genio ma non con questi termini.Io sono straniera e mi vergonio invece di stranieri che si aprofittano, pensando che tutto è dovuto. Sarebbe ora che ognuno di noi pensasse a saldare i propri debiti e non aspettare la manna dal cielo perchè spesso capita che trovano i soldi per tutto tranne i doveri vivendo sulle spalle degli altri ma vi sembra giusto? Italia comunque è stata generosa accogliendoci tanti ma veramente tanti ma non si può chiedere anche mantenimento. E quella badante ucraina e il cuoco egiziano non lavorano gratis!! Sono pagati per quello che fanno. Quindi perché dovrei essere grata. Quante volte ho sentito io sul lavoro che sono pagata per quello che faccio e non devo aspettarmi un grazie. Se poi vogliamo parlare di condizioni di lavoro e un altro discorso.

lezione

abbiamo imparaton la lezione: non paghiamo l'affitto, non paghiamo il bollo dell'auto, non oaghiamo il canone tv....prima o poi qualcuno ci penserà...

Al Signore Imprenditore

Caro signor Imprenditore, lavoro per una ONG in posti dove i bambini muoiono non solo di fame, conosco il luogo dove vive e La ringrazio. La ringrazio La continuo a ringraziare del gesto. Lei è un UOMO. Con tantissima stima, Anna Vendrame

Anvedi

Troppo comodo nascondersi sempre dietro ai bambini

Adro bilanci, evasori e diritti dei minori

Ho letto sul giornale Il Sole 24 Ore che, quando c'è di mezzo la generosità, "si perde la bussola", da parte di coloro che ragionano così: io lavoro, guadagno, pago. E tutti devono fare così. In generale e in astratto, questo è vero. Lo riconosce l'art. 4 della Costituzione, che parla del dovere di lavorare e di concorrere "al progresso materiale o spirituale della società"; non prima, però, d'aver affermato il diritto al lavoro e il dovere della Repubblica di "promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto". Non si dovrebbe sciupare la nobile provocazione dell'anonimo donatore, dividendosi in favorevoli e contrari al pagare le rette. Ci sono valor concorrenti da riconoscere fra i quali mediare. Punto di partenza è, secondo il diritto internazionale, "l'interesse superiore del minore" che da ogni pubblica amministrazione dev'essere oggetto di "considerazione preminente" (Convenzione internazionale sui diritti del minore, approvata e divenuta legge della Repubblica)

Se ci sono in concreto "ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana", la Repubblica deve "rimuovere" questi  ostacoli". (art. 3) Se il Sindaco non capisce di essere Repubblica che deve concorrere a rimuovere questi ostacoli, è bene che un "cittadino sovrano" si senta impegnato ad agire a nome della Repubblica. Questo gesto si muove sul piano del volontariato, della solidarietà e della "cittadinanza attiva",  riconosciuti dall'art. 118 Cost (principio di sussidiarietà).
E' però anche vero che bisogna rispettare i bilanci pubblici e controllare perché si evitino le furbizie.

Chi scrive è stato fra i fondatori dell'Associazione per la riduzione del debito pubblico (1994: si veda il sito www.Ardep.it), per richiamare, anche  con un  gesto di "volontariato fiscale", che il problema è grave per tutti. Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda: bisogna forse occuparsi solo d'essere a posto col pagamento del biglietto della nave, anche se questa affonda sotto il peso di un del debito comune? Analogamente, è giusto lasciar morire o mortificare chi non ce la fa, solo perché non è in grado di pagare un conto? Se qualcuno "ci marcia", bisogna smascherarlo o convincerlo e sanzionarlo, non mettere alla porta dei bambini incolpevoli. Luciano Corradini, professore emerito nell'Università di Roma Tre.

Beati i primi...

...che possono dare calci a chi sta sotto! Incredibile che su questa vicenda non si ancora chiara una cosa: chi non paga le rette non lo fa certo a cuor leggero, o per furbizia. Mica si tratta di grandi vasori! Una famiglia con 1200 euro al mese, secondo voi, si può permettere di pagare 2/300 euro di retta per UNO dei figli? Ma in un paese dove lo stato sociale è un colabrodo e i diritti sociali non sono esigibili, queste situazioni sono all'ordine del giorno, solo che ormai il vento razzista soffia forte, e fa gioco prendersela con gli ultimi.

per il Genio

Chiedo al Genio e ai media che hanno rimpallato la stessa sua domanda e ai genitori di Adro che non vogliono più pagare la retta del refrettorio visto che tanto anche chi non paga riceve il pasto e agli amministratori di Adro (e affini) che con tale misura hanno voluto non piegarsi "ai furbetti che non pagano la retta", chiedo: ma la legge del nostro Paese non garantisce la non perseguibilità di un minore? Non ribalta qualsiasi responsabilità sui genitori dei bambini o sui loro tutori? Perchè nessuno di voi reclama una giusta sanzione delle inadempienze degli adulti e si ostina ottusamente a difendere questa stupida riproposizione della "legge del taglione"?

adesione e rallegramento

la sensibilità e le motivazioni addotte dal cittadino di adro che si tassa per pagare la mensa ai bambini esclusi, mi hanno profondamnete colpito e commosso.
anch'io sono figlio della sua cultura e mi ritrovo nella sua sensibilita'.
trovo molto ingiusto e cattivo il commento qui sopra che condanna la cosa definendolo un pirla.
sentitamente
pino bonino

Offro la mensa ai bambini di Adro

bello ma.... allora la retta bisogna pagarla oppure no?

Bravo

Bravo uomo, bellissima la lettera integrale.

Consiglio al "Genio": leggi meglio e tutto prima di vomitare parolacce.

Un genio

Questo e' un bel calcio nel culo a tutti quei deficenti che han pagato la mensa regolarmente in questo tempo
L'anno prossimo allora farebbero bene a non pagare nemmeno un euro tanto ce' il solito pirla che regala soldi

Finalmente

Grazie imprenditore di Adro, non vengo dalle cascine del Nord, ma pensando alla violenza fatta a quei bambini, prima ancora che ai loro genitori, mi sono chiesto quale etica bislacca, bigotta e meschina poteva guidare quegli amministratori (scolastici e non).
Speriamo di non dover mai più leggere di eventi del genere.