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Jobs Act e buoni lavoro precariato alla pari?
Mai capitato di aver chiesto un piccolo servizio e di essere in imbarazzo sul quanto e sul come pagare l’aiuto a svuotare la cantina o la pulizia del giardinetto? I cosiddetti “buoni lavoro”, o voucher per le prestazioni lavorative occasionali, dovrebbero togliervi dall’imbarazzo. Andate in una tabaccheria autorizzata e comprate dei voucher, 10 euro l’uno per un’ora di lavoro (che corrisponde al costo minimo di un’ora di prestazione): 2,50 euro di contributi e 7,50 euro esentasse in tasca a chi vi renderà il servizio[1]. Lavoro non solo occasionale, dunque, ma accessorio perché il singolo committente - una famiglia o un’impresa - non può usare più di 20 voucher l’anno per i servizi di uno stesso lavoratore e quest’ultimo, da ieri, non può incassare più di 7000 euro all’anno, cumulando più clienti. L’imbarazzo è tolto, i contributi in conto futura pensione sono salvi e i lavoretti non sono più in nero.