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Perché Yellen è la scelta migliore per la Fed
Finora non avevo scritto niente sulla nomina di Janet Yellen a capo della Federal Reserve: in parte perché non sapevo bene cosa dire, o come spiegare perché io e tanti altri economisti siamo felicissimi che sia stata scelta lei. Ma Noam Scheiber ha colpito nel segno quando ha scritto, in un articolo sul The New Republic, che la cosa più incoraggiante della Yellen non è il suo curriculum, ma le persone che frequenta: da questo punto di vista, è la candidata degli economisti.
Tutti gli altri nomi che circolavano erano, in un modo o nell'altro, vicini a Wall Street: perfino Larry Summers, che ha un curriculum straordinario sul piano della ricerca economica, ma anche un curriculum straordinario come consulente di società finanziarie. E se in tempi normali sarebbe lecito sostenere che una conoscenza di finanza, mercati sia un bene, ora ci sono due verità fondamentali: Wall Street è di gran lunga la maggiore responsabile del pasticcio in cui ci troviamo e gli esperti di finanza non hanno fatto altro che inanellare errori, non solo prima della crisi, quando non si sono resi conto dei rischi, ma anche dopo, quando non hanno saputo diagnosticare cosa sarebbe successo. Hanno sostenuto che salvare le banche avrebbe spianato la strada per una ripresa più ampia, e così non è stato.
Meglio se l'è cavata, come sottolineo spesso, la scienza macroeconomica, e la signora Yellen è un esponente di tutto rispetto in questo campo. Insomma, Janet Yellen, se vogliamo metterla in questi termini, fa parte della mia tribù, e questa a mio parere è un'ottima cosa nella situazione economica attuale. Il fatto che la sua nomina segni anche un evento storico (la prima donna alla guida della Fed) è la ciliegina sulla torta.