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Lavoro miserabile. Un commento al decreto Renzi-Poletti
Dopo settimane di campagna comunicativa il Governo Renzi emana il cosidetto Jobs Act. Firmato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il Decreto Legislativo approvato il 20 marzo interviene sui contratti a termine e su quelli di apprendistato.
“Tutte le misure redistributive e di allargamento dei diritti ventilate dal Governo sono state demandate a un disegno di legge dalle sorti quanto mai incerte – commenta Alessandro Brunetti, avvocato del lavoro e collaboratore di CLAP - mentre si interviene in maniera effettiva sui contratti a termine e di apprendistato, che divengono il modello strutturale di contratto nel nostro paese”.
L’azione di Governo modifica nella sostanza la legislazione sul lavoro, azzerando o quasi le limitazioni all’utilizzo di contratti a termine e rimuovendo dai contratti di apprendistato qualsiasi obbligo formativo da parte delle imprese. “Se lette insieme al depotenziamento dell’Art. 18 introdotto dalla riforma Fornero, le nuove misure costituiscono un incentivo a sostituire la forza lavoro stabile residuale con lavoratori precari e ricattabili” – continua Brunetti.