Italie
Economia e finanza
Pomigliano: inseguendo la Corea
La Panda e la Fiat che dà meno margini di guadagno. Scegliere di costruire qui un modello del genere, che le altre case producono nei paesi emergenti, significava di per sè dover ottenere condizioni del lavoro simili a quelle. Che poi, magari, saranno replicate in altri stabilimenti.
Lo statuto della Fiat a Pomigliano
La ricetta imposta stavolta non è molto diversa da quelle del passato, e più che sulla produttività punta sul vecchio ingrediente: lavoro a basso costo
L'alternativa a Marchionne
Un articolo di Guido Viale pubblicato sul quotidiano "il manifesto" (16/06/2010) e rilanciato dal sito dello stesso giornale
Promossi e bocciati, con numeri sballati
Gelmini fa gli "exit poll" alle scuole, e annuncia al mondo: quest'anno più bocciati. Ma i conti non tornano, e i numeri del 2009 smentiscono quelli del 2010
Dalle tv private al bene pubblico
Il dividendo digitale vale miliardi per lo stato, e l'Italia lo ignora. Ma ha in sé anche un enorme potenziale per tutti: il movimento per l'Open Spectrum si batte per un accesso libero e aperto. Ecco come
Fiat, l'attacco e il distacco
Seconda parte dell'analisi sulla Fiat. Il declino della famiglia, la lontananza da Roma. "Non chiediamo niente alla politica", è il nuovo motto. Dal canto suo, la politica non chiede niente alla Fiat. Né mette in campo azioni di politica industriale che sarebbero utili al paese, a partire da innovazione e trasporti di massa
Il business e il busillis del permesso a punti
Mentre alcune scuole private partono a caccia dei nuovi allievi di italiano "lingua 2", lo stato non fa niente per permettere agli stranieri di conquistarsi i preziosi punti
Più imposte sui ricchi per dare ai poveri
La crisi riapre la questione della distribuzione. Le ragioni a favore della via più ovvia e dimenticata: ridurre i redditi di chi ha di più, per sostenere gli altri