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Economia e finanza
66. I conti non tornano
Pdf n. 66:
Le strade da seguire
I conti non tornano/I contro-pilastri di una politica di sinistra contro le ricette liberiste di Renzi dovrebbero essere la difesa dei beni comuni e del patrimonio pubblico; un piano del lavoro fondato sulla dignità e i diritti delle persone; il ruolo degli investimenti pubblici; la difesa del welfare e dei diritti
La crisi dell'Italia è politica
I conti non tornano/Come contrastare o almeno frenare questa deriva antisociale e antidemocratica? Partiamo dalla ricostruzione della politica
La disoccupazione strutturale
I conti non tornano/"È ormai chiaro che la disoccupazione ha caratteri strutturali e che le politiche per combatterla non possono basarsi su strumenti congiunturali". Una rilettura da Fausto Vicarelli
L’economia com’è e come può cambiare
Dal 7 all'11 settembre 2015 è organizzata dall'Università di Urbino in collaborazione con Sbilanciamoci! la seconda edizione della scuola estiva. Un progetto culturale che ha l’obiettivo di ricondurre al centro del dibattito la riflessione ampia sui temi economici e sociali e, dunque, anche su quelli della politica
65. La buona educazione
Pdf. n.65:
L'"Altrascuola" degli studenti
La buona educazione/Serve una legge nazionale per il diritto allo studio che ponga fine alle disparità regionali e che stabilisca i Livelli Essenzialiche le Regioni dovrebbero erogare
Le proposte di Sbilanciamoci!
La buona educazione/Tra le proposte l'innalzamento dell'investimento sull'istruzione dal 4,7 al 6,5 per cento del Pil e l'abolizione dei finanziamenti alle scuole paritarie e il buono scuola
Una progressiva degenerazione
La buona educazione/"Nella scuola attuale, per la crisi profonda della tradizione culturale, si verifica un processo di progressiva degenerazione". Una rilettura da Antonio Gramsci
L'alternativa esiste
La buona educazione/Diseguale, gerarchica e sempre più privata. La scuola del futuro immaginata da Renzi è lo specchio del modello di società che ci attende in cui istruzione, cultura, lavoro e riforme istituzionali separeranno con un filo spinato "chi decide" da chi, posto sotto ricatto, le decisioni è destinato a subirle