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Come spendere 147 milioni e vivere felici

28/08/2009

Cosa fare con la vincita record del Superenalotto? Una lettrice propone: apriamo un forum. Buoni consigli e buoni esempi per il milionario per caso. E per tutti noi

Lunedì 24 agosto l'Unità, riferendosi alla vincita del Superenalotto, faceva alcuni paragoni: quanto dovrebbe lavorare un operaio piuttosto che un dirigente per avere quella cifra, quante Ferrari (auto) si potrebbero comprare, etc. E diceva, a mo' di esempio, che con quei soldi - 147.872.299,08 euro - si potrebbe acquisire il 49% di Alitalia.
Io vorrei lanciare una proposta di Forum affinchè gli economisti, i professori,gli imprenditori, i giornalisti e chiunque su questo sito si interessi di un futuro economico diverso per l'Italia faccia delle proposte per l'utilizzo in termini produttivi di parte di questa somma.
Io, ad esempio, investirei un po', circa 800mila euro, su un brevetto di un artigiano di Argenta - tale Andreotti - per un sistema di tubi per l'acqua fredda e calda, sfilabili, che stanno sotto il battiscopa e termostati al momento dell'emissione dell'acqua, per cui non occorrono più tubature di rame per l'acqua calda, la quale si riscalderebbe solo al rubinetto e non si getta tutta la fredda che dalla caldaia arriva al rubinetto. Una piccola cosa, ma non poco in termini di risparmio di acqua, di energia, e di occasioni di lavoro.
Oppure cercherei di mettere un servizio motoscafo-taxi per le spiagge libere nei dintorni ad esempio di Cefalù dove i proprietari di case prospicienti la spiaggia libera hanno recintato con abbondanza la loro proprietà, lasciando per il passaggio pedonale diretto alla spiaggia libera un corridoio da percorrere in fila indiana ed attenti al filo spinato, (e chi ci va più?), ma i piccoli imprenditori locali non se la sentono di attivare questo servizio, chissà perchè. Oppure tenterei di rimettere attività economiche al parco delle Madonie dove gli agrifogli giganti moriranno, se nessuno controllerà lo stato di quelli vecchi e li abbatterà per far posto ai nuovi, e non si riporteranno i pastori prepensionati a tener pulito il sottobosco faunistico, perchè il parco rimanga una fonte di reddito lecito e viva con le dovute limitazioni ma 'viva', e non che un giorno ci troviamo a scorpire che "ahimé gli alberi sono morti, facciamoci qualcosa, magari un parco divertimenti o dei begli impianti di risalita, cosine così" (sono stata un po' in vacanza in Sicilia).
Questi miei piccoli esempi sono niente, ma perchè non lanciare questa discussione, ci saranno aziende che gli attuali proprietari lasciano morire, ma potrebbero produrre, ci saranno case da ristrutturare in termini soprattutto di sicurezza e risparmio energetico ed imprese che potrebbero prosperare su questo e non su nuove colate di cemento, ci saranno bellissimi brevetti depositati che nessuno prototipa per metterli in produzione. Non mi ricordo dove, ma in un centro universitario del Sud hanno trovato la possibilità di aiutare i sordociechi tramite credo un microchip, chi lo produrrà?
Ci sarà un modo per ridare una struttura industriale, produttiva a questa Italia, e esprimendo proposte alle quali il nostro Paperone per caso potrebbe dare corpo, si potrebbe innescare un meccanismo di emulazione per stimolare comportamenti virtuosi nell'uso del denaro.
"La spintarella", il "Nudge" che Obama propone per introdurre pratiche di buona cittadinanza potrebbe anche coinvolgere investitori inesperti.

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Commenti

Superenalotto

Nel capitalismo vero, investirei in qualche attività imprenditoriale. In Italia, in altre schedine del Superenalotto, perché qui la proprietà privata non è al sicuro del potere politico (partitocratico).

superenalotto

Io comprerei.
Ma non solo.
Mi darei un'immagine.
Ma non solo.
Mi darei nuove opportunità, sopratutto.
Ma poi mi direi .. che peccato, devo morire!!

Aiutiamo le imprese in difficoltà

Mi sembra una bella idea quella di progettare che cosa si potrebbe fare con la vincita all'Enalotto. E' un modo per formulare progetti concreti. Io lancio un idea, che si collega anche all'intervento di Luciano Dal Prato sulle cooperative. Perchè non utilizzare questi soldi per salvare la CNH di Imola, trasformandola in cooperativa ? Perchè non finanziare i comuni a mantenere aperte le scuole di montagna, pensando a cooperative che le gestiscano ? Perché non creare una rete di librerie, che valorizzino i piccoli autori, i quali diventino soci di una cooperativa ? Perché non aiutare giovani laureati e ricercatori a creare aziende nel settore della green economy ? In realtà il problema non sono i soldi, ma la volontà e la capacità di ideare e realizzare progetti portando avanti formule innovative di cooperazione.Manca il coraggio !

sono un professore

Il suo ultimo appello tradisce una debolezza tipica: non l'avevo detto, ma io sono un professore di sociologia all'università milano bicocca, mi occupo di politiche del lavoro ed ho espresso cose realistiche per lo sviluppo del nostro paese...se soltanto avessi quei 147 milioni di euro. Per il resto non si illuda, perchè chi li ha vinti, non seguirà di certo i suoi sermoni. Mi dispiace se i suoi amici professori di economia non la considerano più di tanto. romano.calvo@libero.it

come spendere 147 milioni

Certo le idee che hai espresso sono 'politicamente' rilevanti, e toccano gangli vitali per la democrazia. Io sollecitavo qualcosa di concreto, da suggerire anche a chi a dei soldi e li tiene fermi perchè ha paura di investire in Lavoro.
Nessun professore, economista ha idee realizzabili? Coi piedi per terra

fonda un partito

A ferragosto ho ripetutamente pensato a come avrei speso quei soldi se avessi vinto al lotto. Pensando al'impasse che vive la politica italiana ed allo squilibrio che esiste tra chi ha le idee ma non i soldi e chi ha i soldi ma non le idee, mi sono senza alcun dubbio convinto che avrei fondato io il nuovo partito della rinascita italiana. Anni di militanza, di studio e di ragionamento uniti ad una crescita spirituale che fanno di me una persona eticamente pronta per gestire il potere, mi avrebbero consentito di battere Berlusconi con le sue stesse armi e creare in pochi mesi una milizia non violenta da infiltrare nel corpo elettorale della Lega. Conoscendo la pochezza degli accademici italiani con pochi milioni di euro mi sarei garantito il supporto tecnico, scientifico e di consenso alle idee che con tanti compagni siamo andati maturando in questi anni (stop alla finanziarizzazione, alla globalizzazione ed alla privatizzazione). Parallelamente avrei costituito una banca, collegandomi se possibile con il circuito delle banche etiche, per portare la lotta nel cuore o meglio nel cancro del capitalismo. Infine avrei costituito un portale internet tecnicamente potente, scritto nelle 6 lingue europee, in grado di intercettare i movimenti di resistenza e di opposizoione critica presenti in tutta europa, dal Portogallo alla Russia. Ora però, basta sognare. romano.calvo@libero.it