Home / Sezioni / alter / Se gli intellettuali dimenticano Tsipras

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Sezioni

Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito

Se gli intellettuali dimenticano Tsipras

07/03/2014

Democrazia ristretta/L'appello degli intelletuali in vista delle elezioni europee riduce il confronto a due candidati e dimentica persino di citare il nome di Tsipras

È giusto e positivo che gli intellettuali intervengano sulle prossime elezioni europee, ma l'appello recentemente pubblicato e che ha per primo firmatario il prestigioso Ulrick Beck, proprio non mi convince e – aggiungo – mi sembra poco democratico in quanto riduce il confronto a due soli candidati (David Cameron e Martin Schulz), facendo fuori tutti gli altri, tra i quali voglio ricordare Alexis Tsipras, che rappresenta l'Europa del Sud e anche il nostro paese che si propone un'Europa sociale e non sottomessa ai diktat dell'alta finanza. Insomma se, come si legge nell'appello degli intellettuali, «ci sono diversi candidati in competizione per la carica di Presidente della Commissione Europea, che sostengono programmi diversi per l'Europa unita», sarebbe stato utile e corretto che nell'appello si desse conto di tutti i soggetti in competizione per poi indicare le scelte suggerite da quel gruppo di intellettuali. La semplificazione Cameron o Schulz non convince. Riduce questo importante appuntamento elettorale al confronto tra i soli due candidati, che poi, nella sostanza, non sono tanto diversi tra loro. Non dimentichiamo che nel suo paese il partito di Schulz governa con quello della Merkel, e che in Italia dove nell'ultimo week end il Pd ha abbracciato e sostenuto Schulz è quello stesso Pd che era stato tra i primi in Europa ad accettare di inserire nella nostra Costituzione il fiscal compact voluto dal governo di Mario Monti, vera cinghia di trasmissione della Troika.

Insomma se, come si legge nell’appello degli intellettuali, «ci sono diversi candidati in competizione per la carica di Presidente della Commissione Europea, che sostengono programmi diversi per l’Europa unita», sarebbe stato utile e corretto che nell’appello si desse conto di tutti i soggetti in competizione per poi indicare le scelte suggerite da quel gruppo di intellettuali.

La semplificazione Cameron o Schulz non convince. Riduce questo importante appuntamento elettorale al confronto tra i soli due candidati, che poi, nella sostanza, non sono tanto diversi tra loro. Non dimentichiamo che nel suo paese il partito di Schulz governa con quello della Merkel, e che in Italia dove nell’ultimo week end il Pd ha abbracciato e sostenuto Schulz è quello stesso Pd che era stato tra i primi in Europa ad accettare di inserire nella nostra Costituzione il fiscal compact voluto dal governo di Mario Monti, vera cinghia di trasmissione della Troika.

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
Vuoi contribuire a sbilanciamoci.info? Clicca qui

Commenti

Equivalenza

PSE=PPE=Socialfascisti

chiusure

Chiudersi a riccio l'Altra europa? proprio non sembra dato che decideranno dopo(!) le elezioni a quale gruppo aderire, verosimilmente proprio al PSE, là dove stanno anche Pd e SPD che governano con i rispettivi partiti conservatori e fanno politiche liberiste in piena convizione...

settarismo?

Caro Besostri, forse non avremo letto il programma della SPD e del PSE e forse ignoreremo che Schulz non è il kapò descritto da Berlusconi. Forse, però, lei ignora le politiche degli aderenti al PSE in questi anni. In Italia, come saprà, il PD ha abbracciato l'austerity, modificato la Costituzione, imposto la riforma Fornero. In Spagna, il PSOE ha scaricato la crisi su giovani e lavoratori. In Francia, dove il PS è andato al governo dopo l'inizio della crisi, Hollande si è rimangiato tutte le promesse elettorali e ha sposato l'austerity. In Germania, poi, la SPD di Schulz governa con la Cancelliera Merkel, l'alfiere della suddetta austerità - e tralascio per carità di patria le riforme di Schroeder e i mini-jobs. Ed anche nella passata legislatura la detta SPD ha votato tutti i pacchetti che hanno portato alla rovina di un intero paese come la Grecia e di milioni di persone in tutta Europa. No, il PSE non è uguale ai conservatori ma la gestione della crisi li ha visti allineati su posizioni identiche. Se opporsi a queste politiche, e a chi le ha sostenute, lo trova settario, beh, forse è bello essere settari. O forse, lei non ha molta idea di cosa sia questo settarismo.

Schulz e Cameron non sono la stessa cosa

Molti a sinistra in Italia volevano sfuggire all'alternativa di votare PD se volevano votare per il socialismo europeo e si saarebbero orientati a votare per Tsipras, che non ha nessuna possibilità di diventare presidente della Commissione UE per spostare a sinistra l'asse del PSE. Ebbene la lista Altra Europa si è chiusa a riccio nel bunker di una sinistra che ritiene che il nemico principale siano i socialdemocratici, socialisti e laburisti del PSE. Chi dice che Cameron e Schulz sono la stessa COSA NON HA LETTO NE' IL MANIFESTO ELETTORALE DEL PSE NE' quello della SPD. Schulz è tedesco ma non ha fatto parte né della Wehrnacht né delle SS al tempo dell'occupazione nazifascista del nostro paese. La grave situazione di attacco alle condizioni di vita delle classi popolari e alla stessa democrazia, che viene compressa a livello degli Stati nazionali senza significativi passi avanti a livello a livello comunitario richiede il massimo di unione a sinistra, anzi coinvolgere gli ambientalisti e anche settori dell'ALDE quelli che hanno fatto trionfare la mozione sulla laicità. Il settarismo non fa fare passi avanti ma indietro e di questo non abbiamo bisogno