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Il bilancio comunale messo davvero in comune

07/12/2012

Bilancio partecipato e deciso almeno in parte direttamente dai cittadini? Succede in Toscana, a Capannori. Ecco tutte le fasi del progetto "Dire fare partecipare", con il quale i cittadini hanno deciso la destinazione di 400.000 euro

Bilancio partecipato e deciso almeno in parte direttamente dai cittadini? Non è solo un pio e lontano oggetto del desiderio. Un'esperienza recente e felice di bilancio partecipativo è stata condotta con successo non a Porto Alegre in Brasile, ma in Toscana, a Capannori, un comune in provincia di Lucca che, con 46 mila abitanti, è tra i più popolati della regione. L'amministrazione di Capannori, guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, ha finanziato per un importo di 400 mila euro dei lavori pubblici proposti, studiati e votati direttamente dai cittadini. Gli abitanti del comune hanno infatti discusso ed elaborato 21 progetti di loro interesse; e successivamente hanno votato i quattro prioritari da realizzare con il finanziamento dell'amministrazione comunale. Tutti e quattro i progetti selezionati riguardano la ristrutturazione, l'abbellimento e il potenziamento di scuole, per l'infanzia, primarie e secondarie. Una scelta di civiltà decisa dai cittadini a favore delle nuove generazioni. L'iniziativa originale di Dire Fare Partecipare di Capannori rappresenta una delle pochissime esperienze di bilancio partecipato in Italia e può essere considerata esemplare sia per le metodologie di attuazione che per i risultati. Vale dunque la pena raccontarla e discuterne.

L'amministrazione comunale, in collaborazione con l’Autorità Regionale per la Partecipazione della Regione Toscana, ha messo a disposizione dei cittadini 400.000 euro suddivisi equamente tra le quattro ex circoscrizioni per realizzare opere pubbliche elaborate e scelte dagli abitanti. L’obiettivo del percorso di partecipazione, descritto anche nel sito web del comune di Capannori, è stato di creare nuovi spazi di discussione e nuovi strumenti per permettere ai cittadini di incidere concretamente nella definizione delle politiche del Comune.

Il bilancio socio-partecipativo ha consentito alla cittadinanza di:

  • conoscere e valutare le attività realizzate e i servizi erogati dal Comune
  • indirizzare la gestione del Comune attraverso la richiesta di nuovi servizi;
  • progettare e scegliere opere pubbliche da realizzare sul territorio comunale nel 2012.

Occorre premettere che il percorso è stato molto strutturato ed è stato seguito da consulenti e professionisti della comunicazione e da un Comitato di Garanzia. I professionisti hanno adottato delle metodologie scientifiche di comunicazione per sollecitare e finalizzare concretamente le discussioni tra i cittadini sui progetti da sviluppare. Il comitato ha avuto invece la funzione di garantire la neutralità e l'imparzialità del processo partecipativo, e ha sovrinteso a tutte le fasi del progetto. Era composto da tre cittadini di Capannori e da due consiglieri comunali, una della maggioranza e l'altro dell'opposizione.

Il percorso si è articolato in sei fasi:

Fase 1. Sorteggio

Tra luglio e agosto 2011 è stato selezionato un campione di 80 cittadini di Capannori (20 per ciascuna delle ex circoscrizioni), attraverso un sorteggio casuale dalle liste anagrafiche del Comune e mediante interviste telefoniche. Il campione di 80 cittadini selezionati – al 50% di genere femminile, e inclusivo anche dei cittadini stranieri -, era rappresentativo dell’intera comunità capannorese, e ha partecipato alle successive fasi 2 e 3 relative alla discussione, valutazione e progettazione dei progetti. La selezione del campione è stata fatta seguendo i criteri stabiliti dal Comitato di Garanzia. Sono stati esclusi rappresentanti politici e associativi. L'obiettivo è stato infatti di coinvolgere i “cittadini comuni” e non già portatori di (pur legittimi) interessi.

Fase 2. Conoscere, discutere e valutare

Gli 80 cittadini sorteggiati hanno partecipato congiuntamente a 4 incontri di discussione (16, 23, 30 settembre e 7 ottobre 2011). Attraverso la tecnica del world café i cittadini hanno analizzato il rendiconto delle attività svolte dal Comune nel 2010, discusso fra loro e dato un giudizio sulle politiche comunali. Tali giudizi sono stati pubblicati nel Bilancio sociale del Comune e sono serviti per indirizzare le attività comunali per l’anno successivo, concorrendo alla definizione degli obiettivi gestionali del Comune per il 2012.

Fase 3. Progettare

Gli 80 cittadini sorteggiati sono poi stati suddivisi in gruppi di 20 in base al criterio della residenza (è stato realizzato un gruppo per ciascuna ex circoscrizione). Per ogni gruppo sono stati organizzati nel mese di ottobre due laboratori di progettazione partecipata (le date e gli orari sono concordati con i partecipanti) nei quali i cittadini sorteggiati hanno individuato, sulla base delle informazioni ricevute nella precedente fase 2 e delle proprie conoscenze, alcune idee progettuali di opere pubbliche da realizzare concretamente nel 2012. In particolare sono stati elaborate 21 idee progettuali che riguardavano, per esempio, sport e campi sportivi, l'acqua come bene pubblico, parchi e giardini, illuminazione, sicurezza, ecc.-

Fase 4. Definizione dei progetti

Nel mese di novembre gli uffici comunali interessati hanno analizzato le idee progettuali elaborate dai 4 gruppi di cittadini, esprimendo per ciascuna di esse un giudizio di fattibilità. Le idee progettuali che hanno ottenuto un giudizio di fattibilità positivo sono state trasferite in schede progettuali che illustravano le caratteristiche dell’opera pubblica e le risorse economiche necessarie alla sua realizzazione.

Fase 5. Decidere

Nel mese di dicembre i progetti elaborati dagli 80 cittadini in collaborazione con gli uffici comunali sono stati presentati nell’ambito di un’iniziativa unitaria svolta nella sede del Comune. I cittadini residenti hanno potuto scegliere i progetti da realizzare nel 2012 tra quelli elaborati per il proprio territorio circoscrizionale di appartenenza.

La votazione si è svolta nella settimana dal 12 al 17 dicembre 2011, durante la quale la popolazione, compresi gli stranieri e i ragazzi da 16 anni in su, ha potuto esprimere la preferenza sui 21 progetti presentati con voto elettronico via Internet o nei seggi allestiti in Comune e sul territorio. In quella settimana sono state organizzate 4 assemblee territoriali, una per ciascuna delle ex circoscrizioni, nelle quali sono presentati i progetti elaborati dai cittadini sorteggiati. Anche in quella sede è stata data la possibilità agli intervenuti di esprimere il loro voto.

Fase 6. Realizzare

Al termine dello operazioni di voto sono state scrutinate le schede elettorali ed è stata composta, per ciascuna ex circoscrizione, una lista di priorità in base ai voti assegnati dai cittadini ai vari progetti. I più votati sono stati realizzati dal Comune nel 2012 con il budget di 100.000 euro assegnato a ciascuna ex circoscrizione. I cittadini di Capannori hanno deciso di investire i soldi pubblici in cinque serie di interventi per migliorare le scuole del territorio, dagli asili fino alle scuole medie. In particolare gli interventi hanno riguardato coperture e attrezzature per il gioco, lavagne multimediali e altre opere simili. Le opere sono state finalmente realizzate e inaugurate nel settembre-ottobre del 2012.

L'amministrazione comunale prevede di assegnare 500 mila euro per le opere pubbliche decise dai cittadini da realizzare nel 2013.

A Capannori per i cittadini partecipare non significa solo … partecipare …. alle decisioni altrui! I cittadini hanno poteri che normalmente spettano esclusivamente alle istituzioni, e quindi possono decidere autonomamente, in collaborazione con l'amministrazione comunale eletta, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte. Un'esperienza esemplare da estendere possibilmente agli altri comuni italiani, una forma di partecipazione dal basso negli affari pubblici della cui diffusione sarebbe bello e utile che Sbilanciamoci si facesse promotore.

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Commenti

perchè?

Stavo leggendo interessato l'iter sostenuto in questa "Partecipazione" di cittadini nella gestione dei bilanci pubblici.
Leggo e leggo... che bello che bello... poi ad un certo punto mi cadono le braccia. Perchè?
Tutta questa partecipazione per comprare, tra le altre cose, le lavagne multimediali?
Ma basta! Sono insegnante da 10 anni.
Sono passato in questo periodo della mia vita dall'insegnare le proprietà delle potenze a fare lezione in università.
Vi garantisco che quegli strumenti rubano tempo sia agli studenti sia ai professori.
Se si vuole fare una lezione seria è sufficiente un proiettore ed una lavagna con gesso (o pennarelli, scegliete voi).
Il gesso e l'immagine hanno il ritmo dell'apprendimento dentro la loro stessa forma.
La multimedialità nell'insegnamento (specie se da piccoletti) brucia la creatività!
Buon lavoro e continuiamo con la partecipazione senza dimenticarci il fine per cui si partecia: "Un futuro migliore!"