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I voti per l'acqua e quelli per Grillo: qualche dato

12/03/2013

Tra le 5 stelle nel cielo del Movimento, ci sono i beni comuni. Può essere utile dunque sovrapporre i voti al referendum 2011 con quelli delle politiche. Ne viene fuori qualche sorpresa...

Il richiamo ai beni comuni rappresenta uno dei principali elementi identitari del Movimento 5 stelle. Da qui la rivendicazione di essere la forza politica che più di altri interpreta e rappresenta le istanze affermate nei referendum del 2011 contro la privatizzazione dell’acqua e il nucleare.

In qualche maniera, quindi ci si aspetterebbe una qualche corrispondenza e parallelismo tra gli andamenti dei risultati referendari e il successo delle liste del Movimento.

Tuttavia ad un primo sguardo questa corrispondenza non emerge.

Il grafico qui sotto propone il confronto su base regionale:

· delle percentuali dei sì al primo quesito (quello appunto contro la privatizzazione) sul servizio idrico rispetto al totale degli aventi diritto al voto

· delle percentuali ottenuti dal M5S alla Camera.

 

Il grafico è costruito mettendo da un lato in ordine crescente le percentuali di sì al referendum (prima linea in alto) per regione e dall’altro il corrispondente risultato del M5S nelle singole regioni.

I due andamenti di fatto non corrispondono e anzi, la tendenza è in qualche modo divergente (più crescono i consensi ai quesiti referendari meno crescono le percentuali per il Movimento 5 stelle).

Certo, non basta solo questo per dire che la mobilitazione sui beni comuni e contro la loro privatizzazione non è, attualmente, l’elemento fondamentale dell’identità politica del movimento. Ma è un buon indizio del fatto che, probabilmente, i motivi dello tsunami elettorale vanno cercati altrove, in particolare nel rifiuto generalizzato contro i protagonisti e gli attori principali dell’assetto politico dell’ultimo ventennio. Nel merito, per quanto riguarda l'effettiva influenza che le istanze espresse dai movimenti referendari del 2011 avranno nell'azione politica e parlamentare del Movimento, la partita è ancora tutta da vedere.

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Commenti

Risposta ad Errore

per essere piu' precisi in realta' andrebebro utilizzate serie con una maggiore quantità di dati.
Io ho provato a fare anche questa prova utilizzando i dati realativi ai 40 comuni con piu' di 100.000 abitanti e ottentuto un inidce di correlazione negativo di -0,15. Non e' particolarmente elevato, ma comunque sufficiente ad escludere un parallelismo tra succes m5s e successo ai refrendum.
Questo non esclude la responsabilità del Centro-Sinistra nel non aver voluto fare proprie in maniera chiara e senza ambiguità le istanze e i contenuti emergenti dai risultati dei referendum e, soprattutto, lascia aperto il problema della mancanza di una rappresentanza politico-istituzionale adeguata alla sua diffusione sociale della sinsitra ambientalista in Italia.


Errore

Ho la vaga impressione che se metteste la deviazione standard del voto di M5S regionale si vedrebbe che una retta parallela a quella dei voti dell'acqua potrebbe essere compresa tra le barre d'errore. Cmq è giusto affermare dal grafico che chi vota M5S non ha votato necessariamente No alla privatizzazione dell'acqua. Questo confermerebbe quello che si vede tra conoscenti e che però in numero limitato e quindi statisticamente irrilevante: c'è una grossa parte dell'elettorato di grillo formato da ex pdlini e quindi eufemisticamente poco propensi ad interessarsi del "Bene Comune". Quelli che conosco io sono poi evasori totali...