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Usa e Russia, passi avanti dopo lo Start
Il nuovo concordato sul disarmo. Mosca e Washington hanno concordato di ridurre entro sette anni i rispettivi arsenali atomici di un terzo. Un buon inizio
Fact, scandiva a ripetizione l’avvocatessa cattiva di Philadelphia.
Fatto: il 6 luglio a Mosca USA e Russia hanno concordato di ridurre, per ognuno dei due paesi ed entro sette anni, i rispettivi arsenali atomici a 1.500-1675 testate e sino a 500-1.100 vettori balistici.
Fatto: il Trattato START (Strategic Arms Reduction Treaty) del 1991 scade a dicembre 2009 ed il nuovo concordato nella capitale russa dovrebbe sostituirlo.
Fatto: l’Annuario 2009 dell’Istituto di ricerche sulla pace di Stoccolma – SIPRI, presentato alla London School of Economics lo scorso 24 giugno, http://www.sipri.org/media/press_event/yearbook/2009 - ci ricorda che: A. la spesa militare mondiale nel 2008 ha toccato un nuovo record: 1.464 miliardi di $ USA: + 4% rispetto al 2007 e + 45% rispetto al 1999, il 2,4% del prodotto mondiale lordo; B. la produzione di armamenti ha continuato ad aumentare anche nel 2007, l’anno per il quale sono disponibili i dati più recenti e le vendite delle 100 prime aziende belliche del mondo – dove Finmeccanica resta ai primissimi posti – vengono stimate a 347 miliardi di $: + 11% rispetto all’anno precedente; C. otto paesi possiedono più di 23.300 testate nucleari, la stima di quelle dispiegate, a gennaio 2009 è:
Paese | Strategiche | Non strategiche | Totale |
USA | 2.202 | 500 | 2.702 |
Russia | 2.787 | 2.047 | 4.834 |
Regno Unito | 160 | 160 | |
Francia | 300 | 300 | |
Cina | 186 | 186 | |
India | - | 60-70 | |
Pakistan | - | 60 | |
Israele | - | 80 | |
TOTALE | 8392 |
Fatto: Usa e Russia hanno concordato di intervenire su circa un terzo dei loro arsenali atomici – certo: restano gli altri due terzi, certo: restano gli arsenali chimico e batteriologico: ma non vedere la rilevanza della decisione sarebbe non vedere un fatto, appunto.
P.S.: e a proposito di buone notizie: la presidenza svedese UE ha deciso che la votazione sul nuovo presidente della Commissione si farà con le nuove regole del Trattato di Lisbona e non, come voleva Barroso, con le vecchie che non prevedono, per l’approvazione, la maggioranza qualificata – W la campagna StopBarroso!
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