Home / Sezioni / globi / Europa e Islam, chi è Charlie veramente?

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Sezioni

Ultimi link in questa sezione

05/10/2015
Turni di 12 ore e dormitori, l’Europa di Foxconn sembra la Cina
14/07/2015
La vera tragedia europea è la Germania
04/07/2015
Redistributing Work Hours
22/06/2015
Institutions and Policies
21/05/2015
A Finance Minister Fit for a Greek Tragedy?
04/05/2015
I dannati di Calais
04/05/2015
Are creditors pushing Greece deliberately into default?

Europa e Islam, chi è Charlie veramente?

12/01/2015

"Soli­da­rietà idiota». Con que­sto titolo pro­vo­ca­to­rio, apparso qual­che giorno fa sul quo­ti­diano liba­nese Al Akh­bar, il gior­na­li­sta Amar Moh­sen defi­niva l’affannarsi media­tico dei musul­mani a pren­dere le distanze dagli attac­chi a Char­lie Hebdo.

Affanno che si tra­sfor­mava nell’hashtag #JeSui­sChar­lie (il più popo­lare della sto­ria di twit­ter), magliette, foto viral­mente dif­fuse in rete e su face­book. Tutti impe­gnati a dire: sono musul­mano, ma sono anche Char­lie. E come ogni sin­golo musul­mano era chia­mato a scu­sarsi a nome dell’intera sua spe­cie per un atroce gesto com­messo da uno spa­ruto gruppo, così l’attacco di due (per quello che ne sap­piamo) per­sone con­tro la reda­zione di un gior­nale è diven­tato imme­dia­ta­mente il ten­ta­tivo di espu­gnare il più pre­zioso dei nostri beni: la libertà di espressione.

 

Come in una catena di figure reto­ri­che, abbiamo tutti clas­si­fi­cato i fatti di Parigi come un attacco al «valore euro­peo» per eccel­lenza. E giù ancora un’altra, infi­nita catena di hash­tag, foto e dichia­ra­zioni di cit­ta­dini musul­mani che fanno pub­blica ammenda, che urlano «non in mio nome», per­ché io, «io sono Charlie».

 

Ma, come fa notare Moh­sen, ripreso anche da Haa­retz, il quo­ti­diano pro­gres­si­sta israe­liano, «quello che è suc­cesso a Parigi è un attacco fran­cese alla Francia».

 

I quat­tro sospetti, di cui tre ormai impos­si­bi­li­tati a par­lare e una spa­rita nel nulla, non sono forse cit­ta­dini fran­cesi, nati e cre­sciuti in Fran­cia, sep­pur di ori­gine araba, e musulmani?

 

Così come era di ori­gine araba, e musul­mano il povero poli­ziotto, Ahmed Mera­bet; eppure, per le leggi della Répu­bli­que che ha difeso con la vita, francese.

 

Come, per citare una sol­tanto delle vit­time, il grande Geor­ges Wolin­ski: che era cit­ta­dino fran­cese, ebreo, nato in un paese arabo, da padre polacco e madre tuni­sina. Un inno al mul­ti­cul­tu­ra­li­smo à la fra­nçaise, si direbbe.

 

Per­ciò chi è «Char­lie» vera­mente? Per­ché i musul­mani di tutto il mondo devono affan­narsi a dire: «anch’io sono Char­lie»? Per­ché essere musul­mano ed essere fran­cese dovreb­bero essere ele­menti in con­trad­di­zione fra loro in un paese fon­dato sull’éga­lité?

Read more

Tratto da ilmanifesto.info