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A Fukushima esplosioni, fumo bianco e radiazioni

17/03/2011

Tepco ha informato ieri, martedì 15, che presso il reattore 4 di Fukushima 1 sono stati registrati alti livelli di radiazione subito dopo un incendio che si è prodotto all’alba presso la vasca dove sono tenute provvisoriamente barre di combustibile esausto. Anche stamattina si è avuta una nuova esplosione nel reattore 4, con un fumo bianco che fuoriesce da due buchi presenti nella struttura e causati dall’esplosione di ieri. Tutto ciò dimostra quanto sia rilevante il calore di decadimento del combustibile nucleare, anche con l’impianto fermo per controlli.

 

Secondo quanto si legge sul quotidiano The Yomiuri Shimbun, Tepco ha informato che le radiazioni ieri misuravano 400 millisieverts (cioè 400.000 microsieverts) per ora alle 10,22 (l’incendio è scoppiato alle 9,38 ora locale). Questo livello pare si sia abbassato a 1.941 microsievert un’ora e mezzo dopo, ma dopo 40 minuti si alzava a 8.217 microsievert/ora, un valore pari a otto volte il limite di esposizione considerato innocuo per la salute nel periodo di un anno.

 

Secondo Yukio Edano, segretario del capo cabinetto, “non c’è dubbio che queste radiazioni possono portare rischi per la salute”. In effetti 400 millisievert possono essere una probabile causa di cancro per coloro che si espongono a tale dose”, che, aggiungiamo è 400 volte superiore a quella che i cittadini ricevono normalmente e che è definita legale secondo le autorità (vedi immagini qui in basso sui livelli di esposiaizone alle radiazioni).

 

Va ricordato poi che ieri, solo tre ore prima, c’era stata un’altra esplosione "guidata" al reattore 2 con l’obiettivo di depressurizzare la parte del reattore che contiene il vessel dove è posto il combustibile nucleare. C’è il forte timore che da qui sia uscito materiale radioattivo a causa del danneggiamento delle barre nucleari e del contenitore nel quale sono poste, forse della stessa piscina (suppression pool, vedi immagine sotto). Sono state anche rilevati livelli di radioattività nelle prefetture di Ibaraki e Tochigi, e nella stessa Tokyo anche se relativamente bassi. Nel raggio dei 30 km dai reattori in avaria abitano circa 136mila persone che sono state invitate ad evacuare l’area o a restare ben chiuse nelle loro abitazioni.

 

Secondo Tepco ed altre fonti, alti livelli di radiazione sono stati registrati in diversi siti presso l’impianto: 30 millisieverts (30,000 microsieverts) per ora tra i reattori 2 e 3; 400 millisieverts (400,000 microsieverts) intorno al reattore 3, e 100 millisieverts (100,000 microsieverts) accanto al reattore 4.

 

Tetsuji Imanaka, professore all’Istituto di ricerca sui reattori dell’università di Kyoto ha confermato, come più volte si è detto, che “i livelli dell’acqua molto bassi nella piscina espongono all’aria i tubi che contengono le barre nucleari; questi hanno reagito con il vapore, generando probabilmente idrogeno e causando le esplosioni nei reattori”. Nell’impianto di Fukushima 1 (dove i reattori 4, 5 e 6 sono fermi da qualche mese per regolari ispezioni) sono stoccate in piscina un totale di 783 barre nucleari esauste, di cui dalle 300 alle 500 nei reattori 1, 2 e 3.

 

Secondo notizie dell’ultima ora, che ha per fonte l'Autorità della sicurezza nucleare francese, la piscina di stoccaggio del combustibile esaurito dal reattore 4 è al momento la principale preoccupazione, con rischi di emissioni radioattive direttamente nell'atmosfera. Qui la vaporizzazione dell'acqua in piscina continua, riducendo il livello dell'acqua nelle piscine, dove è immagazzinato il combustibile esaurito e radioattivo.

 

Insomma, i dati sui livelli di radioattività sono in continua evoluzione e cambiano a seconda delle distanze e da come spira il vento, a volte anche dalla fonte che le comunica. C'è grande confusione nella popolazione che ormai non hanno più fiducia nella Tepco e nelle stesse fonti ufficiali governative. Pare confermato che al momento le radiazioni presso i reattori siano molto elevate, tanto che l'elicottero decollato per versare acqua sul reattore non riesce ad eseguire il suo compito a causa delle forti radiazioni in aria.

Tratto da www.qualenergia.it