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La macchina del consenso al servizio dei potenti

di Lelio Demichelis

Oligarchi/Ieri c’era la propaganda, oggi ci sono le spinte gentili con cui gli architetti delle decisioni ci indirizzano nel prendere le decisioni “giuste” per chi comanda

Il fascino (indiscreto) dei soldi

di Nicola Villa

Oligarchi/Un breve viaggio nell’arte di ieri e di oggi per raccontare i ricchi, la finanza, il capitalismo predatorio. Tra immagini icastiche e rappresentazioni profetiche

sinistra

Un Fronte Pop

di Giorgio Airaudo , Giulio Marcon

Come possiamo costruire in Italia una forza politica analoga a Syriza e Podemos? Iniziamo da una cornice che tenga insieme forze politiche e mobilitazioni sociali, una reinvenzione del Fronte popolare. Con cinque campagne: contro l’austerità e il Jobs act, per i diritti, la pace, l’ambiente

La battaglia di Tsipras ci riguarda tutti

di Thomas Fazi

La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia

Quando la Germania era un debitore flessibile

di Vincenzo Comito

Tra l’Ottocento e il Novecento dello scorso millennio lo stato tedesco ha fatto default o ha ottenuto degli alleggerimenti dei suoi debiti ben otto volte

Il costo (umano) della fortezza Europa

di Antonio Mazzeo

L’operazione Triton di vite umane ne ha salvate pochissime ma in compenso di soldi ne ha già divorati tanti e ancora più ne divorerà nei prossimi mesi

Expo 2015, i padroni del cibo

di Gerardo Marletto

L'agroalimentare è il settore dove lo scontro tra bisogni delle popolazioni e potere delle multinazionali si presenta in modo plastico, quasi didascalico

Il populista istituzionale

di Marco Revelli

RenzItaly/Come il capo del governo ormai pienamente post-democratico gestisce il declino italiano e fa passare la cura da cavallo Ue senza Memorandum

Il numero unico e il castello di carte

di Guglielmo Ragozzino

RenzItaly/Un anno di renzismo ha lasciato il segno, in negativo: Parlamento esautorato, controriforma del lavoro, nessun cambio di marcia rispetto alle politiche di austerità europee. In assoluta continuità con i precedenti governi Monti e Letta