Home / Ultimi articoli / Nicos Poulantzas e lo Stato autoritario

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Ultimi articoli

Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito

Nicos Poulantzas e lo Stato autoritario

11/07/2014

Democrazia svendesi/Quella che viviamo non è una crisi della democrazia, ma una sua nuova fase. Questa la diagnosi che faceva, circa trentacinque anni fa, Nicos Poulantzas

Quella che viviamo non è una crisi della democrazia, ma una sua nuova fase. Questa la diagnosi che faceva, circa trentacinque anni fa, Nicos Poulantzas in L'État, le pouvoir, le socialisme (il libro non è tradotto in italiano). «Assistiamo a trasformazioni importanti dello Stato nelle società capitaliste occidentali. Una nuova forma di Stato si sta imponendo: bisognerebbe essere ciechi per non accorgersene. Designerei questa forma di Stato con il termine, in mancanza di meglio, di statualità autoritaria. La tendenza generale di questo mutamento è data dall'accentramento, da parte dello Stato, dell'insieme della sfera economico-sociale articolata con il declino decisivo delle istituzioni della democrazia politica e accompagnata dalla restrizione draconiana, e multiforme, delle libertà cosiddette 'formali', di cui, ora che si riducono, scopriamo l'importanza». Per Poulantzas, il declino della democrazia si costituisce di alcuni elementi essenziali, tra cui vi è lo spostamento di potere dal parlamento al potere esecutivo; i partiti non sono più gli interlocutori privilegiati dell'amministrazione politica, che invece risponde a degli interessi particolari; i mezzi di comunicazioni di massa, e non la scuola o l'università, diventano il luogo dell'egemonia culturale. Questi processi portano a nuove forme di consenso plebiscitario unite a nuove forme di legittimazione tecnocratiche. In realtà, scrive l'autore, non siamo di fronte ad una crisi, al marcire della democrazia, né al ritorno dei fascismi. Lo Stato autoritario è la nuova forma democratica degli stati capitalisti nella fase attuale.

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
Vuoi contribuire a sbilanciamoci.info? Clicca qui

Commenti