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Matteo l’africano
RenzItaly/L'idea di Renzi di intervenire militarmente in Libia soddisfa la sua ambizione di essere proiettato tra i grandi d’Europa, e non più relegato con i “meridionali” spagnoli e greci
Tre governi per una depressione unica
RenzItaly/La continuità nelle politiche di austerità è stata più forte dei cambi a palazzo Chigi. Dalla cacciata di Berlusconi tutti gli indicatori economici hanno segnato un arretramento
I salotti buoni votano Matteo
RenzItaly/La riforma delle banche popolari, il ruolo del finanziere Serra e i sottoscrittori del premier. Il rapporto privilegiato del governo Renzi con la finanza privata nella sua versione più spregiudicata
Tutti gli inganni del nuovo che avanza
RenzItaly/Le parole chiave del renzismo sono innovazione e riforme. Ma con il riformismo storico non hanno nulla a che vedere, e spesso si risolvono nel suo contrario
L’alternativa al partito unico
RenzItaly/Come si combatte la degenerazione della democrazia, che precede Renzi di 20 anni e si regge sul consenso implicito o esplicito di potenti tenuti insieme da una corazza ideologica condivisa, così forte da poter essere data per scontata e battezzata come fine delle ideologie
I numeri della Grecia
E così anche l’incontro dell’eurogruppo sulla Grecia dello scorso lunedì è andato male. Il giorno dopo la borsa perde qualcosa e lo spread sale ancora. Gli organismi europei, guidati dalla Germania, sembrano riluttanti ad ammettere il fallimento delle loro strategie di austerità e ad aprire nuove vie
Non è tempo di giochi
I problemi di Atene. E le soluzioni
Lo scontro tra Atene e l’Europa si fa più intenso. Eppure una soluzione ci sarebbe: sollevare il limite massimo di 15 miliardi di euro attualmente imposto al debito a breve termine della Grecia
Aumenta ancora l’indebitamento mondiale
Alcuni importanti motori della crisi scoppiata ormai sette anni fa sono ancora fortemente presenti e continuano a dispiegare i loro effetti poco piacevoli sulle nostre economie
80 miliardari valgono 3,5 miliardi di poveri
Égalité/L’un per cento della popolazione mondiale possiede quasi la metà della ricchezza mondiale. Nel 2016 si supererà la soglia del 50 per cento. Nei ghetti per ricchi trionfa la dolce vita, mentre la crisi accelera il «contagio» delle disuguaglianze: dall’economia alla politica fino ai diritti civili