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Thomas Fazi
Thomas Fazi è un saggista, traduttore e autore di documentari. La casa editrice inglese Pluto Press ha pubblicato il suo primo libro, The Battle for Europe
Tutti gli articoli pubblicati su Sbilanciamoci.info
Così è fallito il QE di Mario Draghi
Draghi e gli altri dell’establishment europeo continuano a confidare nella capacità delle politiche monetarie di stimolare l’economia da sé, senza scomodare l’odiato settore pubblico. Ma i dati smentiscono categoricamente questa ipotesi. Quel che serve all'eurozona è un’espansione fiscale che rilanci la domanda
Il segreto della manovra “espansiva” del governo
Siamo sostanzialmente di fronte ad un modesto rallentamento nel percorso di riduzione del deficit, ma secondo il governo si tratta di una manovra inequivocabilmente “espansiva”
La favola della ripresa europea
La ripresa europea arranca ancor prima di essere iniziata. Ma la ricetta è sempre la stessa: politiche monetarie espansive, riforme strutturali e politiche fiscali restrittive.
Tutti i limiti dell'Unione fiscale
L’unione fiscale “alla tedesca” rappresenta il passo finale nella trasformazione definitiva dell’eurozona in una gabbia ultraliberista. L’alternativa è rinazionalizzare le politiche fiscali
Sette anni di crisi: un bilancio
In Europa la crisi è stata utilizzata dalle élite politico-finanziarie per sferrare il più violento attacco mai visto, dal dopoguerra ad oggi, nei confronti della democrazia, del mondo del lavoro e del welfare
La debolezza del pensiero federalista odierno
Il pensiero federalista contemporaneo dovrebbe darsi obiettivi più alti per costruire un movimento realmente egemonico. Un’analisi a partire dal paper di Guido Montani
Grecia, la breccia rimane aperta
La sopravvivenza dell’unico governo anti-liberista e di sinistra è un segnale di grande importanza. I margini di manovra di Tsipras restano molto ristretti, vincolati ai numerosi paletti contenuti nel terzo Memorandum, ma è solo attraverso una battaglia paneuropea che si può sperare di rovesciare l’attuale paradigma economico
Grexit, è solo una questione di tempo
"Dopo la firma dell’ultimo accordo, la Grecia si trova in una situazione in cui i costi della permanenza nell’euro sono aumentati a tal punto che è possibile pensare che sia più vantaggioso andarsene: la Grecia nell’euro non ha futuro". Parla l'ex consigliere economico di Varoufakis
In difesa di Tsipras
L’inchiostro sull’accordo Grecia-UE non si era ancora asciugato che già si levavano a gran voce dai salotti virtuali della sinistra accuse di «tradimento» e di «capitolazione» nei confronti di Tsipras. Senza entrare nel merito di queste infelici categorie semantiche, sono fondate queste accuse? E siamo veramente di fronte alla sconfitta totale ed assoluta di Syriza, come sembrano sostenere (quasi) tutti?
Galbraith: «Per Syriza missione impossibile»
Intervista a James K. Galbraith, economista, amico e "consigliere" di Varoufakis, seondo il quale la sinistra non può cambiare l’Europa. Uscire dall'euro sarebbe doloroso, ma rimanerci a queste condizioni è inaccettabile
Tutte le menzogne della Troika
Dai documenti segreti di Fmi, Bce e Commissione europea, emerge la consapevolezza del bisogno di una massiccia ristrutturazione del debito greco se il paese vuole avere una qualche chance di risollevare la propria economia, come hanno ribadito di recente economisti di rilievo come Piketty, Krugman, Stiglitz, Kaldor e molti altri
Galbraith: “La Grecia non arretrerà”
"Cinque anni fa, il Fondo monetario internazionale aveva previsto che il Pil greco si sarebbe contratto del 5% a causa delle misure di austerità. Ad oggi si è ridotto del 25%. Questo dovrebbe bastare a decretare la necessità di un superamento radicale del programma". Parla James Kenneth Galbraith
Syriza alza il livello dello scontro. E vince
Scontro al vertice/Tsipras è riuscito a spostare la discussione dal piano tecnico a quello politico e a guadagnare tempo prezioso, in attesa di uno scenario politico più favorevole
Controllare i salari per vincere la deflazione
Post-liberismo/È necessario aumentare i redditi. E per far questo è fondamentale il ruolo dei sindacati, come ha riconosciuto anche il Fmi. L’Europa non ha appreso la lezione (perdente) del Giappone
Riforme strutturali: ecco come si uccide un paese
La cura della troika si basa su due pilastri: riforme strutturali e ampi avanzi primari. Ma i paesi che hanno seguito questa strada sono proprio quelli maggiormente in crisi
Accordo Grecia-Ue: chi è il vero vincitore?
È diffusa l’idea secondo cui l’accordo siglato dalla Grecia con l’Eurogruppo costituisca una resa incondizionata per il governo neoeletto di Tsipras. Ecco una lettura alternativa dei fatti
Draghi salva le zombie banks
Crack 2.0/Il quantitative easing è considerato la panacea dei mali europei, ma in realtà non risolve nulla
Il nuovo nazionalismo economico tedesco
L’atteggiamento autoritario della Germania si ispira ad una nuova forma di nazionalismo economico: l’“Exportnationalismus”. Per contrastarlo serve maggiore conflittualità
La battaglia di Tsipras ci riguarda tutti
La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia
Tsipras, è una corsa contro il tempo
I dieci giorni di Atene/I veri problemi della Grecia in questo momento sono la fuga di capitali dal paese e più in generale la fragilità del suo sistema bancario
Il QE di Draghi: tanto rumore per nulla?
Su un punto esperti e commentatori si sono trovati d'accordo. La questione non è tanto se fare o no il Quantitative Easing o meno ma come lo si fa. Tutti i dettagli del programma
Gli economisti sono con Tsipras
La scossa di Atene/La Grecia non è sola. Questo è il messaggio che arriva forte e chiaro dalle decine di campagne, appelli, mobilitazioni popolari e manifestazioni – la più grande a Parigi lunedì scorso, con più di 1,500 partecipanti – in sostegno del partito di Alex Tsipras a cui abbiamo assistito in queste settimane
La troika ha salvato le banche, non Atene
Continente Grecia/Solo l’11 per cento degli aiuti è finito allo Stato ellenico, che ha dovuto tagliare spesa pubblica e welfare. Mentre il debito pubblico è esploso Ecco perché è falsa l’idea che l’Europa abbia salvato il Paese
Die Republik: la passione di Repubblica per Weidmann
In un’intervista concessa a Repubblica, il governatore della Bundesbank Jens Weidmann ha spiegato perché l’Italia deve accelerare sulla strada dell’austerità e delle riforme strutturali, perché la deflazione non è un problema e perché il nostro paese non si merita il quantitative easing. Incassando l’approvazione di Scalfari.
"La ripresa greca? Un'invenzione"
“La crescita greca è un’invenzione, il paese è in piena Grande Depressione, e tutto questo perché si è scelto di salvare le banche a spese dei cittadini. Ma ora, con Tsipras, il paese è pronto a cambiare rotta. E a far cambiare rotta all’Europa”. Intervista a Yanis Varoufakis, economista molto vicino a Syriza
L’ennesimo regalo alle banche?
La Bce sembra ormai pronta ad iniziare il quantitative easing sui titoli di stato. Ma a beneficiarne saranno probabilmente i soliti noti, a cominciare dagli istituti di credito e dalla Germania. L'ennesima beffa ai danni dei paesi della periferia europea
Rompere le regole per salvare l’Europa
Si chiama Emergency Liquidity Assistance, ed è uno strumento che consente alle banche centrali nazionali di stampare moneta in caso di emergenza. Perché nessuno ne parla?
Fumo a Bruxelles
Euro manovre/Nei giorni del piano Juncker, Mario Draghi ha dichiarato guerra ai «falchi» della Bce: trasferimenti fiscali e bilanci più forti per la sopravvivenza dell'Eurozona. Qui si gioca l'ultima partita del capo della Bce. Se la perde, per lui c'è il Quirinale
“Quantitative easing”, perchè all'Europa non serve
L’Europa soffre di un problema di domanda: iniettare altra liquidità nelle banche non serve a niente se non c’è qualcuno disposto a prendere quei soldi in prestito.
La classifica del crac: l'Italia dopo la Grecia
Contromisure/Il Belpaese ha perso il 10% di Pil e il 25% di produzione industriale. È addirittura ultimo per disoccupati «cronici»
Draghi apre al quantitative easing “all’americana”
Draghi ha incassato l’ok ad una politica di quantitative easing “all’americana”, estesa cioè anche ai titoli di stato. Un importante passo avanti, ma non sufficiente
Il modello dell'Euroeccesso
Il surplus europeo delle partite correnti è il più grande surplus mai generato nella storia dei mercati finanziari globali. Un recente rapporto di Deutsche Bank spiega perché questo rappresenta un serio pericolo. Per l’Europa, ma anche per il resto del mondo
Ttip, il modello neomercantilista
Bis-trattati/ Il Ttip altera ulteriormente l'equilibrio di potere tra le forze sociali e le grandi imprese, a favore di queste ultime, e istituzionalizza definitivamente le riforme neoliberiste introdotte negli ultimi vent'anni.Intervista a Werner Raza (Ofse): «C’è un chiaro legame tra il Ttip e lo smantellamento dello Stato sociale a cui abbiamo assistito in questi anni»
«Ttip e Tpp sono soprattutto strumenti geopolitici»
Bis-trattati/Intervista a Walden Bello: «Oggi ci troviamo in una situazione in cui la globalizzazione corporativa e il neoliberismo hanno perso molta credibilità e sono dunque sulla difensiva»
Germania: il vero malato d’Europa
Il "modello tedesco" viene presentato (anche da Renzi) come un esempio da seguire. La verità è che esso rappresenta una seria minaccia, per l'Europa e per la Germania stessa.
Il capitalismo predatorio, un rischio per l’Europa
Dis-integrati/Intervista a Kees van der Pijl: «Siamo passati da una forma di capitalismo ancora interessato ai processi di accumulazione reali ad uno puramente speculativo»
La “giapponesizzazione” dell’Italia
A più di sei anni dalla crisi finanziaria del 2008, l’eurozona nel suo insieme è in piena stagnazione economica e continua a registrare un Pil inferiore a quello del picco pre-crisi, mentre vari paesi sono ancora in recessione
Attac: informare, discutere e agire
L'abc dell'economia/A Parigi si è tenuta l'università estiva della più grande di tutte le reti internazionali di alternativa al neoliberismo emerse dal movimento altermondialista
Il suicidio dell'austerità
Gli ultimi dati rilasciati ieri da Eurostat, l'agenzia statistica europea, confermano quello che ormai vanno dicendo da tempo schiere di economisti, anche di estrazione mainstream: la tanto sbandierata "ripresa" europea era una pia illusione
Il Fiscal Compact e la depoliticizzazione
Democrazia svendesi/Intervista a Hugo Radice, docente all'Università di Leeds: «È necessario ripartire dalle conquiste ottenute dai movimenti popolari e di base»
Cambiare le regole, non solo le priorità
Il mesto semestre/L'Italia «non chiederà un cambio delle regole ma un cambio di priorità». Nel quadro però della stessa architettura monetaria e fiscale restrittiva
"Serve un'insurrezione democratica"
Ex voto/Le élite non hanno né la capacità né l'interesse per invertire l'attuale processo di frammentazione dell'Unione. Parla Yanis Varoufakis
Quei socialisti che pensano al «cambiamento»
Eureka!/L'appello di Progressive Economy mette in discussione le politiche di austerità e apre una breccia tra i socialdemocratici
La passione di Renzi per il Fiscal compact
Il governo Renzi è intenzionato a recepire alla lettera gli obiettivi previsti dal Fiscal Compact, in barba alle "sparate" delle ultime settimane
Ttip, tutte le bugie sul trattato segreto
Pochi benefici economici e molti rischi e costi potenziali. Uno studio dell'Öfse, uno dei più autorevoli centri di ricerca austriaci, smentisce le ottimistiche previsioni dei report commissionati dalla Commissione europea sul trattato transatlantico in corso di negoziazione tra Usa e Ue
La guerra di classe (dall’alto)
Se l’Europa continua a essere profondamente malata a sei anni dalla crisi finanziaria del 2008 è unicamente il risultato della “cura letale” inflitta dall’establishment europeo ai popoli del continente. Un estratto dal nuovo libro di Thomas Fazi, "The battle for Europe"
Perchè il “quantitative easing” non è la soluzione
Le caute aperture del presidente della Bundesbank al programma di acquisto dei titoli di Stato da parte della Bce. Un'apertura di cui c'è ben poco da gioire
Ma Renzi lo conosce il Fiscal Compact?
Il nuovo patto di stabilità elimina anche quell’esiguo margine di manovra fiscale previsto dal Trattato di Maastricht. Lo stesso margine a cui il Presidente del consiglio sostiene (ingenuamente?) di voler ricorrere. Secondo alcuni studi, i nuovi obiettivi equivarranno per l'Italia a oneri per 50 miliardi di euro l’anno
Titanic Europa, le proposte di Euro-pen
La Rete europea degli economisti progressisti (Euro-pen) presenta a Bruxelles le sue proposte alle forze politiche europee e nazionali. A pochi mesi dalle elezioni europee è più che mai urgente invertire la rotta del Titanic Europa. Fermare l'austerità, espandere la democrazia e controllare la finanza, le parole d'ordine
Fermare l'austerità, espandere la democrazia
Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento è possibile mettere in campo le possibilità di un cambio di rotta? Proviamo a farlo nel forum “Un'altra strada per l'Europa” organizzato il 19 marzo a Bruxelles da Euro-pen, la rete europea degli economisti progressisti
La trappola del Fiscal compact
Per mezzo dell’invenzione del bilancio strutturale, il Fiscal compact prima, il six pack e il two pack poi, hanno eliminato definitivamente anche quell’esiguo margine di manovra fiscale previsto dal Trattato di Maastricht. Condannando così l’Europa all’austerità permanente
Schultz: bene i tagli ma stop austerity
Euro tunnel/1 "Il consolidamento di bilancio è necessario ma i risparmi richiesti agli Stati sono eccessivi e non potranno mai aiutare a risanare il debito". Intervista a Martin Schulz, presidente del Parlamento Ue e candidato socialdemocratico alla presidenza della Commissione
La forbice dell'1 per cento
Si parla spesso oggi della crescente divergenza tra i redditi dell'1 per cento e quelli del restante 99 per cento della società. Ma pochi sanno che ancora maggiore è la forbice è la forbice che si è creata tra i redditi dell'1 per cento e quelli dello 0,1 e 0,01 per cento, gli iper ricchi della società
Karlsruhe boccia il «piano Draghi»
Banche da legare/11 Tutte le insidie della decisione della Corte tedesca che ha bocciato il "piano Draghi" per l'acquisto dei titoli dei paesi in sofferenza da parte della Bce
Perché le banche non fanno il loro mestiere
Banche da legare/8 Perdite superiori a quelle dichiarate, nessuna riforma strutturale del sistema e bilanci peggiorati dall'austerity
Lo stato del potere da Davos in giù
Il terzo rapporto annuale del Transnational Institute smaschera e analizza la cosiddetta "classe di Davos", responsabile di gran parte delle crisi finanziarie e sociali che ci troviamo ad affrontare
Chi comanda veramente: banche centrali o banche private?
Il progressivo scollamento tra credito e massa monetaria è, secondo molti economisti, una delle cause principali della Grande Crisi