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Salari e innovazione per tornare a crescere
Workers act/È importante il ruolo di contrattazione nazionale, mentre l’Europa dovrebbe stimolare la domanda interna invece delle esportazioni
Sulla produttività l’Italia è ferma agli Novanta
Workers act/Dagli anni novanta tutte le "riforme" del mercato del lavoro sono state legate a una visione neoliberista per cui il lavoro è una merce da scambiare sul mercato
Torniamo al lavoro
Workers act/Nonostante l’ottimismo parolaio di renzi, le stime del Def parlano chiaro: il Jobs act inciderà sul Pil al massimo per lo 0,1%. Per ripartire ci sarebbe bisogno di una politica industriale, di contratti veri e di investimenti pubblici. Una riforma del lavoro per uscire dall’Ottocento 2.0
Un New Deal o il disastro
Workers act/Il governo Renzi non esce fuori dal dogma del mercato capace di autoregolarsi. Senza politiche pubbliche la crisi non finisce
La Prima internazionale e i sindacati
"Il contratto tra capitale e lavoro non può mai venir stabilito su il solo potere sociale che possiedono gli operai è il loro numero". Una rilettura dalla Terza Internazionale
Tutele crescenti, ma solo per i padroni
Workers act/Reintegrazione solo in casi residuali, indennità legate all’anzianità, assunzioni a lungo termine scoraggiate. Cosa cambia con il Jobs act
Nuove regole, così si trasforma il precariato
Workers act/Dai voucher agli stage pagati con ticket restaurant, ecco le nuove forme di lavoro temporaneo. E a volte totalmente gratuito
Un Workers Act per uscire dalla crisi
Workers act/Un progetto di politica per il lavoro, che si articoli lungo tre assi: attivazione di lavori concreti, riduzione dell’orario di lavoro e un welfare universalistico. Perchè quello di cui c'è bisogno è l’esigenza che di garantire a tutti un’attività che assicuri una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa
Italia, vent’anni di precarietà
Workers act/Ad oggi tutte le promesse delle riforme del lavoro non sono state mantenute,e la riforma del Jobs Act non sembra far altro che precarizzare tutti
Riforme strutturali: ecco come si uccide un paese
La cura della troika si basa su due pilastri: riforme strutturali e ampi avanzi primari. Ma i paesi che hanno seguito questa strada sono proprio quelli maggiormente in crisi