fascia bassa
Youth guarantee, dal governo troppo poco
Il costo della Garanzia Giovani dovrebbe essere attorno ai sette miliardi di euro l’anno. La proposta italiana di destinare 500 milioni di euro per il biennio rischia di rivelarsi un ennesimo spreco
Germania, il lato oscuro della crescita
A un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Europa fa da pendant un aumento esponenziale di precarietà, sotto occupazione e diseguaglianze all'interno del paese
L'Italia e la trappola della produttività
La stagnazione della produttività è all'origine della crisi italiana. Ma l'intervento della legge di stabilità sul cuneo fiscale non servirà a rilanciarla
La crisi e il ruolo delle banche centrali
In un periodo di basso sviluppo economico e di basso livello di inflazione, in cui la politica è sostanzialmente assente, le banche centrali si sono viste affidare obiettivi sempe più ampi
Drammi e (tanta) retorica
La retorica nazionale e europea sui giovani disoccupati: se le prospettive di vendita non si espandono, le imprese non hanno ragione di assumere personale, aldilà di un fisiologico turnover
Welfare e pensioni, i problemi rimossi
L’aumento dell’età pensionabile apparentemente mette a posto i conti, ma rischia di minare le basi della crescita su cui si fonda la solvibilità dello stesso sistema pensionistico
Il surplus tedesco e gli squilibri europei
I paesi debitori sono stati forzati ad adottare misure di austerità, mentre i surplus tedeschi hanno contribuito a tenere depressa l’economia mondiale
Le finanziarie ai tempi del fiscal compact
Il mancato rispetto della regola sul debito impedisce all'Italia di avvalersi della "clausula sugli investimenti", una mini golden rule che esclude gli investimenti pubblici dal computo del deficit
Come minimo
Il viceministro Fassina si è impegnato a convocare i promotori delle proposte di legge sul reddito minimo, agitando però lo spauracchio degli alti costi dell'operazione. Ma 30 miliardi rappresentano meno del 4% delle entrate e delle spese del bilancio pubblico