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Pensioni, il rimborso di Renzi

di Felice Roberto Pizzuti

Il governo di Matteo Renzi ha deciso di applicare la sentenza della Corte Costituzione, ma dei 16 miliardi dovuti ne restituirà solo 2. Non solo: i soldi saranno presi da quanto era previsto per gli interventi contro la povertà. Il che conferma che a pagare per la redistribuzione saranno i più poveri

Le strade da seguire

di Giulio Marcon

I conti non tornano/I contro-pilastri di una politica di sinistra contro le ricette liberiste di Renzi dovrebbero essere la difesa dei beni comuni e del patrimonio pubblico; un piano del lavoro fondato sulla dignità e i diritti delle persone; il ruolo degli investimenti pubblici; la difesa del welfare e dei diritti

Tutti hanno pagato per la riforma Fornero

di Felice Roberto Pizzuti

I conti non tornano/L’Italia ha finito per conseguire i minori tassi di crescita, i maggiori tassi di disoccupazione e gli aumenti più elevati di povertà e diseguaglianze

Il Def (2016) che ci aspetta

di Roberto Romano

La cornice del DEF sembra meno dolorosa di quella a cui ci siamo abituati. Ma è solo apparenza. Nel 2015-16 molti nodi verranno al pettine e non ci sarà nessun piano Juncher a salvarci

Pensioni, e se tornassimo alla Costituzione?

di Angelo Marano

La riduzione d'autorità delle pensioni retributive dei cosiddetti benestanti non è una una misura equitativa. Ridurre le pensioni a un conflitto generazionale fra giovani e anziani o fra diverse categorie di anziani è sbagliato. E la nostra Costituzione indica la strada da seguire, quella della progressività dell’imposta sul reddito

Usa, arriva il People's budget

di Martino Mazzonis

Aumentare la tassazione di alcune di fasce di reddito molto alte, stop ai bonus fiscali, e un'imposta progressiva sul valore degli immobili. Per fare cosa? Investimenti in infrastrutture e rafforzare il welfare necessario. Sono alcune delle proposte del budget progressista presentato negli Usa in questi giorni

La crisi è finita?

di Enzo Valentini , Mauro Gallegati

Abbiamo bisogno di politiche orientate a facilitare la migrazione dei lavoratori nei nuovi settori dell'istruzione, formazione, e servizi avanzati. E che consentano il superamento dello squilibrio strutturale, senza il quale ogni qualsivoglia aumento frazionale del Pil risulterà effimero

Quando la Germania era un debitore flessibile

di Vincenzo Comito

Tra l’Ottocento e il Novecento dello scorso millennio lo stato tedesco ha fatto default o ha ottenuto degli alleggerimenti dei suoi debiti ben otto volte

Con i nostri soldi

di Andrea Baranes , Leopoldo Nascia

Le recessioni e il debito pubblico sono stati strumentalizzati per giustificare operazioni di politica economica finalizzate allo smantellamento del settore pubblico e dei beni e dei servizi pubblici.