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Modernizzazione, «Welfare State» e sostenibilità
Dis-connessi/Manca l'idea di singolarità «politica», strumento essenziale per ripensare lo Stato sociale in questa Europa che ci troviamo di fronte
Individualismo della differenza
Dis-connessi/Bisogna andare oltre le letture pessimistiche del neoindividualismo e guardare agli aspetti positivi della declinazione dell'amore di sé
La città degli individui
Dis-connessi/Le forme di ordinamento spaziale e di organizzazione sociale idonee a ospitare crescenti masse di cittadini sono oggetto di accesi dibattiti ideologici
La stanchezza dell'«epoca egoista»
Dis-connessi/I giovani d'oggi, educati nel trentennio televisivo craxiano berlusconiano, hanno interiorizzato la lotta di tutti contro tutti
Il programma di Juncker e quel verso che non cambia
14 pagine per 10 punti, questo il documento con cui Jean-Claude Juncker ha ottenuto il via libera degli eurodeputati alla sua nomina a Presidente della Commissione europea
L'Europa rompa con la logica coloniale
La grande rotta dell'industria italiana
Dalla cessione del gruppo Pirelli ai russi per pochi euro all'annunciata vendita di Saipem da parte dell'Eni. Fino alle ultime vicende che riguardano Alitalia, Ilva e Indesit. Il governo italiano resta alla finestra mentre l'industria italiana finisce nelle mani dei grandi gruppi industriali stranieri
Abbassare i salari? La retromarcia dell'Fmi
Buon ultimo, anche il Fondo monetario arriva a riconoscere che la capacità competitiva può basarsi su qualcosa di diverso dal solo costo del lavoro. Un recentissimo rapporto dell'Fmi sulla produttività in Italia
La mutazione genetica del Jobs Act
Il segno principale impresso dai primi atti del governo Renzi si collocano in continuità con una politica di flessibilizzazione della prestazione lavorativa, nella speranza che ciò porti a un incremento dell'occupazione; una “retorica” ormai così radicalmente sconfessata sul piano scientifico che non può che essere chiamata “ideologia”
Dove portano le riforme
Democrazia svendesi/ Siamo nel mezzo di una revisione «costituzionale» che vuole riformare la democrazia del welfare, cambiare le istituzioni esistenti per assicurare una maggior efficienza economica. È un processo che espropria il popolo dalla sovranità politica