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Lo spazio dei movimenti
Coalizioni sociali/Da Blockupy a Podemos, i movimenti contro l’austerità passano dall’antagonismo di piazza a quello istituzionale. Tra la strategia di unità a sinistra e quella populista, si affaccia la terza via di Syriza. E a Tunisi si rivede il vecchio altermondialismo
Lo spirito nuovo del ceto medio
Coalizioni sociali/Se i movimenti del 2012 erano quelli dei precari, negli anni seguenti a scendere in piazza è stata la classe impoverita
I «prolet» e le banche
Coalizioni sociali/«Poi, poco a poco, la folla si infittì, vi furono sempre più persone in movimento e, nonostante fosse molto difficile accorgersene, un numero sempre più cospicuo di quelle persone avevano con sé valigette, zaini o borsoni di tela.»
Tra unità a sinistra e populismo
Coalizioni sociali/Da Blockupy a Podemos, strategie contrapposte per convogliare le proteste contro l’austerità. Il modello ibrido di Syriza
Primavera europea, un altro passo avanti
Coalizioni sociali/Dalle proteste anti-Bce Francoforte fino a Berlino, per portare la disobbedienza civile nel cuore delVEuropa. E lanciare un messaggio alla Germania
Una giornata europea per la Grecia
Coalizioni sociali/I tempi sono maturi per convocare una manifestazione in solidarietà con la battaglia di Atene per cambiare la Ue
Le nuove sfide del social forum
Coalizioni sociali/A Tunisi 60 mila attivisti e 4.500 organizzazioni di fronte alla minaccia del terrorismo globale
“Il sistema attuale ha senso solo per l’1% più ricco”
Politica e alternative. Una recensione dell'ultimo libro di David Harvey, "Diciassette contraddizioni e la fine del capitalismo", uscito in Italia per Feltrinelli
La sinistra e il rasoio di Occam
Oggi si dice che è per colpa della “crisi” che milioni di persone perdono diritti. Ma questa è più semplicemente una mostruosa diseguaglianza sociale, che la sinistra ancora non ha affrontato
La crisi del benessere
Il sistema economico non produce tutta la felicità e il benessere che vorremmo. L’Italia ha fatto importanti passi avanti in questa direzione costruendo con un processo partecipato dal basso il sistema di indicatori del Bes. Ma il problema non è solo quello di costruire statistiche quanto quello di utilizzarle nelle scelte politico-economiche