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La pensione di Bertolaso

10/11/2010

La finestra d'oro del sottosegretario. Aperta da Brunetta

La scorsa settimana Guido Bertolaso, capo del Dipartimento della Protezione civile nonché sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all'emergenza rifiuti in Campania, ha annunciato il suo imminente pensionamento. Omaggi, sberleffi, critiche, bilanci. E una domanda: come fa Bertolaso ad andare in pensione a soli 61 anni? La finestra per il buen retiro gliel'ha aperta Brunetta, con il suo decreto del 2008 che permette ai dipendenti della pubblica amministrazione di essere “esonerati dal servizio nel quinquennio antecedente la data di maturazione dell'età massima contributiva di quarant'anni”. Lo stesso decreto (all'art. 72) detta poi le condizioni dell'esonero. E sono condizioni assai vantaggiose per il nostro. Infatti si stabilisce che finché non matura il diritto alla pensione – a 65 anni – il dipendente esonerato prenderà il 50% dello stipendio che aveva al momento di lasciare; ma la percentuale sale al 70% nel caso in cui si svolga attività di volontariato (cosa che il generoso Bertolaso ha già annunciato pubblicamente di voler fare, del resto è già nel ramo). Nello stesso periodo, sempre ex art. 72, il nostro potrà anche svolgere attività di lavoro autonomo retribuito per chi vuole. Ma il vero vantaggio del pensionamento arriva dopo: quando la legge stabilisce che, al momento del compimento dell'età giusta, la pensione sarà calcolata “come se fosse rimasto in servizio”. Cioè, come se fosse ancora Capo dipartimento (euro 179.723 annui) e contemporaneamente sottosegretario (retribuzione parificata a quella di un parlamentare). Anche se nel frattempo saranno cambiati – speriamo – governo e parlamento. Dunque grazie alla legge Brunetta, Guido Bertolaso, congela il tempo, e il magico momento che ha vissuto cumulando le due cariche. Momento magico che, dato il contesto politico, non sarebbe comunque durato a lungo. Chapeau.

La riproduzione di quest'articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info
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Commenti

pensione >Bertolaso

Gente come Bertolaso, lestofanti mascherati di buonismo e falsa efficienza, dovrebbero andare a lavorare in fabbrica e la pensione di 7500 euro netti mensili trattenuta fino a recuperare i danni dallo stesso arrecati agli italiani durante i suoi vari mandati: incendi,rifiuti,L'Aquila,Protezione Civile,Maddalena dove dava sempre la colpa agli altri e solo Lui poteva risolvere i problemi.
Recentemente ha avuto il coraggio di farsi sentire ancora! sostenendo che Lui è vittima di complotti ma non ha mai dichiarato come ha fatto a ricoprire tutti quei ruoli! Forse perchè nipote del Car. Ruini?

bertolaso in pensione

e' andato in pensione usando la legge fatta apposta per la pubblica amministrazione;
ora, pemesso che si tratta di una legge porcata e che andrebbe cancellata azzerando qualsiasi differenza fra il trattamento dei dipendenti pubblici e quelli privati, mi chiedo: ma bertolaso per entrare in pubblica ammnistrazione ha fatto regolare concorso?

La pensione di Bertolaso

Il commento precedente è erroneamente attribuito a Roberta Carlini. E' del sottoscritto

La finestra di Bertolaso

Bene. Cominciamo a sputtanarli un pò questi lestofanti. Stanno succhiando il sangue a dei poveri cristi che dopo aver atteso per una vita il ' magico' momento della pensione restano per un anno in stand by. E chi ha avuto la fortuna di raggiungere i 40 anni di contributi dovrà lavorare una anno ancora a fondo perduto ( l'anzianità contributiva massima su cui si calcola la pensione è infatti 40 anni); niente a che vedere con gli amici di Maroni che con il <bonus> hanno risparmiato (e incassato) tasse e contributi con la pensione ' certificata' dall'INPS.

Età di pensionamento

Per effetto del DL n. 78 del 31.5.2010 (manovra correttiva), che ha portato la cosiddetta "finestra" mobile (eufemismo per disinformare) a 12 mesi dalla maturazione del diritto, l'età di pensionamento è fissata, dal 2011, a 66 anni per la pensione di vecchiaia e dopo 41 anni di lavoro per quella di anzianità.