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Lettera
Sbilanciamoci nel futuro
Care amiche e cari amici di sbilanciamoci.info,
il nostro sito compie un anno e ci pare doveroso rendere conto di quel che abbiamo fatto finora, per poter decidere insieme il da farsi. Inutile dilungarsi sull'eccezionalità dell'anno appena trascorso: l'anno più nero dell'economia ortodossa, del crollo delle credenze neoliberiste, del fallimento dei mercati sregolati, del ritorno dell'intervento pubblico. In questo contesto la nostra iniziativa editoriale potuto raccogliere e mettere in rete le voci e le esperienze di un'area di pensiero critico.
Abbiamo pubblicato circa 300 articoli di 86 autori, e segnalato oltre 200 contributi da altri siti italiani e internazionali. La nostra newsletter, aggiornata settimanalmente, è arrivata al 48° numero, e conta circa 6mila iscritti. I contatti al sito sono in crescita costante con picchi nei giorni di diffusione della newsletter e in concomitanza con i principali eventi dell'economia: nella media, abbiamo circa 700 visite al giorno, 20.000 al mese. Frequenti sono i commenti agli articoli, e molto usato è anche il download di documenti che pubblichiamo sul sito.
Sbilanciamoci.info si è occupato con assiduità della crisi economica e finanziaria, con analisi internazionali e con focus specifici sul caso italiano. Ha analizzato il nesso tra l'ineguaglianza crescente nelle nostre società e l'esplosione della crisi debitoria; i limiti della struttura produttiva italiana e il conseguente blocco dell'innovazione e dello sviluppo sostenibile; la crisi dell'istruzione e della ricerca scientifica in Italia, e gli effetti dirompenti su di essa delle misure governative; le cause strutturali dell'esplosione della crisi finanziaria, e l'inadeguatezza di rimedi superficiali ad essa; i problemi del lavoro, dell'immigrazione, della scuola; le alternative presenti, in campo teorico o nelle esperienze pratiche. Particolare attenzione – anche polemica – ha suscitato il dibattito sulla responsabilità degli economisti mainstream nelle scelte politiche che hanno condotto alla crisi, e sul ruolo dell'insegnamento e degli stessi libri di testo scelti nelle università.
Il rapporto con gli altri media e la visibilità del sito sono cresciuti, anche se non ancora quanto vorremmo. Abbiamo uno spazio settimanale fisso sul “manifesto”, dove diamo un estratto di uno dei nostri articoli; alcune radio (Radio Popolare Network, Radio Città Futura a Roma) intervistano con regolarità i nostri autori; cominciamo ad essere consultati anche da qualche tv internet (Pandora tv, Repubblica tv); abbiamo partecipato a tutte le iniziative della campagna Sbilanciamoci! e siamo invitati, come redazione o come collaboratori di sbilinfo, a numerosi dibattiti, seminari, convegni; noi stessi abbiamo organizzato alcuni seminari.
E' un bilancio che riteniamo molto positivo, ma siamo convinti che ci sia la possibilità di crescere molto di più. In più direzioni:
- vorremmo rendere il sito più fruibile e semplice (ci sono ancora molti problemi, come voi stessi avete spesso verificato segnalato),
- vorremmo usare meglio tutte le potenzialità degli strumenti web (aggiungere file video e audio, social network, etc.),
- vorremmo allargare molto il numero dei destinatari della newsletter (vi chiediamo di farci avere nuove liste di indirizzi di persone e organizzazioni che ritenete interessate al sito, alle quali proporre l'iscrizione alla newsletter),
- vorremmo partecipare e promuovere più iniziative di discussione, nelle università, nelle città, negli enti locali, etc.
Ma soprattutto, per quanto riguarda i contenuti:
Per rafforzare il sito e ampliare il suo raggio d'azione è necessario trovare anche nuove risorse. L'iniziativa è nata con il lavoro volontario di molti, con un primo contributo economico di alcuni tra i fondatori e con l'aiuto operativo dell'associazione Lunaria. Per il nostro secondo anno vorremmo aprire una campagna di auto-finanziamento, con la richiesta di contributi volontari, grandi e piccoli, da parte dei promotori, degli autori degli articoli, dei lettori, e di associazioni interessate. Una sottoscrizione che è già aperta, e che i futuro si potrà fare anche on line. L'elenco dei sottoscrittori, salvo volontà contraria dei singoli donatori, sarà pubblicato sul sito.
Il tema del finanziamento dell'editoria on line, come sapete bene, è dibattuto in tutto il mondo, con tentativi di abbandonare la gratuità dell'accesso. Noi non vogliamo far pagare i nostri contenuti, ma questo comporta la necessità di trovare forme di finanziamento alternative, a partire dalla comune volontà di discutere e informare criticamente sull'economia.
Aspettiamo vostre risposte, critiche e suggerimenti. A presto
La redazione
Roberta Carlini, Mario Pianta, Guglielmo Ragozzino
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