Home / Rubriche / La contro-Cernobbio in casa del diavolo

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Rubriche

Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito

News

La contro-Cernobbio in casa del diavolo

31/07/2009

La crisi è troppo seria per lasciarla ai seminari dei Vip. La campagna Sbilanciamoci! dà appuntamento a settembre con le sue dieci proposte per uscire dal tunnel

La crisi economica e finanziaria ha già prodotto pesanti conseguenze sociali, ma nuovi effetti gravissimi arriveranno nei prossimi mesi con la perdita di altri centinaia di migliaia di posti di lavoro, l'aumento della povertà, la chiusura di fabbriche e la riduzione del volume delle attività produttive. Ma non c’è da preoccuparsi perché c’è chi sta peggio di noi.
Il governo italiano si è contraddistinto per l’ assenza di strategia e di interventi significativi e incisivi. La gran parte delle misure messe in campo sino ad ora sono simboliche, modeste e senza effetti sul corso di una crisi, che anche in Italia, nei prossimi mesi si preannuncia pesantissima.
Si propone di rilanciare l’economia aumentando la cubatura degli edifici, e la stessa retorica viene anche riciclata per ricostruire l’Aquila, ma sui soldi per farlo non c’è certezza. Si dice di voler combattere evasione e paradisi fiscali, ma poi si propone lo scudo, ennesimo condono fiscale che salverà gli evasori e incentiverà ancor di più in futuro l’uso dei conti offshore. Si propone qualche spiccio per la social card per i più poveri, ma, mentre l’Istat mostra come la povertà in Italia cresca inarrestabile, si sottraggono centinaia di milioni al Fondo per le politiche sociali che andrebbero a beneficio di milioni di famiglie. Si regolarizzano le badanti pensando ai nostri anziani mentre si azzera il Fondo per la non autosufficienza che dovrebbe sostenere un civile sistema di welfare. Si parlerà di nucleare per i prossimi decenni ma non esiste un piano efficace per le energie rinnovabili.
Sono quelli che la campagna Sbilanciamoci ha chiamato i bluff del Governo e che saranno presentati a Cernobbio parallelamente al workshop dello Studio Ambrosetti.
Infatti quest'anno il Forum di Sbilanciamoci! – L'impresa di un'economia diversa – arriva a Cernobbio in una edizione speciale di una sola giornata, il 5 settembre, dedicata alla crisi economica e finanziaria globale e ai suoi riflessi in Italia. Dopo anni in cui il Forum itinerante ha cercato un confronto con quanto si diceva sulle rive del Lago di Como, quest’anno ha deciso di andare proprio lì a portare, assieme all’analisi critica, anche le proposte della società civile italiana per uscire dalla crisi
Mentre i ministri del governo andranno al workshop dello Studio Ambrosetti a illustare e a rivendicare i "meriti" dell'azione di un governo – Sbilanciamoci! a poche centinaia di metri dal forum ufficiale spiegherà - con documenti e analisi circostanziate – il bluff delle misure del governo contro la crisi, molte ancora da attuare e altre con impatto modesto o addirittura inesistente, altre ancora completamente negative.
Nello stesso tempo metterà in campo le 10 proposte per uscire dalla crisi, per orientare l'economia verso un nuovo modello di sviluppo che sia sostenibile, equo e di qualità: le alternative per uno sviluppo fondato sulla riconversione ecologica dell'economia, la qualità sociale e collettiva dei consumi, il ruolo positivo dell'intervento pubblico, i diritti e la dignità del lavoro.

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
Vuoi contribuire a sbilanciamoci.info? Clicca qui

Commenti

Economia, non sviluppo

E' mia opinione che non si debba, soprattutto da un punto di vista ecologico, parlare di sviluppo (sostenibile o altro) ma solamente di economia. Meglio ancora di Politica rimettendo l'economia al suo posto di servizio (ancilla?) della prima e a vantaggio della società nella sua totalità e non di pochi privilegiati.
Ottima la scelta di Cernobbio.
Cordiali saluti