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La rivincita dei titoli di Stato

12/06/2009

Investire in titoli del debito pubblico italiano conviene. I dati del periodo 1990-2008 smentiscono la propaganda dei fondi di investimento

I dati della Banca d'Italia confermano: conviene investire in titoli del debito pubblico italiano.

Nonostante nessuno lo dica e quasi tutti incitino ad investire in azioni o peggio in fondi di investimento, l'investimento più redditizio, oltre che quello più sicuro, è stato quello in Btp.

I dati sono relativi al periodo 1990-2008, da qualsiasi ottica si leggano da questi dati emerge che un investimento sicuro, stabile nel rendimento e a più elevato rendimento sia nel breve che nel lungo periodo è quello nel debito pubblico italiano.

Nella tabella di sintesi allegata (vedi Tabella 1) sono riportati i rendimenti monetari e reali tra il 1990 e il 2008, dalla tabella originale della Banca d'Italia (17. La gestione del risparmio e gli intermediari non bancari) è possibile farsi dei conti personalizzati, ma il senso della cosa non cambia (vedi Tabella 2).

Anche i titoli obbligazionari esteri (in gran parte debito pubblico di altri paesi) hanno avuto un buon rendimento, ma per un investitore italiano non è facile sapersi orientare sui vari rendimenti del debito pubblico di altri paesi ed inoltre il rischio di modifiche tasso di cambio dell'euro rende complesso e sconsigliabile investire in obbligazioni estere.

L'investimento in obbligazioni italiane ed estere è invece utilizzato dai fondi di investimento, ma come si può ben vedere, tolto il pagamento dei latui stipendi ai gestori, per coloro che hanno investito in fondi resta ben poco, e in alcuni casi anche meno di poco.

La sopravvivenza dei fondi di investimento, così come oggi sono, è soltanto legata alla propaganda spesso truffaldina degli intermediari finanziari e in qualche caso di economisti più o meno "pubblici".

Ho letto che questo, mese dopo molti mesi, si è avuta una variazione netta positiva (anche se molto piccola) della raccolta dei fondi. Non ho idea di come questo sia stato possibile, comunque buone notizie per gli stipendi dei gestori.

Tabelle.pdf 27,85 kB

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