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Newsletter n.399 - 7 marzo 2015
La finanza impunita
Crack 2.0/Draghi inonda le banche di liquidità con il “quantitative easing”, sperando che i soldi finiscano nell’economia reale. Nel frattempo, in Svizzera esplode il caso Hsbc e l’Italia prepara la “bad bank”. Tutto va come sempre, aspettando che la bolla finanziaria riesplodadi Andrea Baranes
Draghi salva le zombie banks
Crack 2.0/Il quantitative easing è considerato la panacea dei mali europei, ma in realtà non risolve nulladi Thomas Fazi
Così il governo Renzi salverà le banche a nostre spese
Crack 2.0/Il sistema è in difficoltà, a causa dei vincoli europei e del cattivo andamento dell’economia reale. E si prepara il maxisalvataggio grazie alla bad bankdi Vincenzo Comito
Il Wall Street capitalism di Minsky
Crack 2.0/Per Minsky il capitalismo non è in grado di garantire stabilità alla produzione e all’occupazione poiché il sistema finanziario che ne è il motore amplifica i valori delle attività finanziarie e patrimonialidi Claudio Gnesutta
Tobin tax a geometria variabile
Crack 2.0/La tassa sulle transazioni finanziarie è saltata durante il semestre italiano per le divergenze tra i diversi Paesidi Leonardo Becchetti
L’unione bancaria in poche mosse
Crack 2.0/Rimettere gli istituti al servizio dell’economia reale, separare le attività finanziarie da quelle ordinariedi Giulia PorinoAline Fares
Di Leaks in leaks, il segreto vacilla
Crack 2.0/L’esplodere di scandali legati all’evasione e all’elusione fiscale cambia l’agenda politica. Ma in Italia Renzi strizza l’occhio al falso in bilanciodi Antonio Tricarico
Tisa, libertà di finanza
Crack 2.0/L’obiettivo principale dell’Ue è la deregulation dei servizi finanziari. Ma il governo Usa, dopo la crisi dei derivati, è più prudentedi Monica Di Sisto
Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere
Roma, mercoledì 11 marzo 2015 dalle 18.00 alle 20.00 la Scuola di Politica Danilo Dolci (alla Libreria Arion in Via Cavour 255) organizza l’incontro Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere. Partecipano Marco Craviolatti con Domenico Carrieri, Sociologia Economica La SapienzaRedistribuire l'orario di lavoro è oggi una questione sostanziale di giustizia e benessere, in presenza di un progresso tecnico che, invece di ridurre il carico di lavoro individuale, riduce il numero dei lavoratori occupati; possiamo pensare di invertire la rotta redistribuendo il lavoro in funzione dei tempi di vita?
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