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Newsletter n.429 - 7 luglio 2015
Il ministro che non c’è più
Le dimissioni di Yanis Varoufakis, ministro delle finanze greco, l’immagine da tragedia greca di un condottiero vittorioso che viene sacrificato per poter vincere la guerradi Mario Pianta
Convertire il debito in investimenti
Usare il problema del debito come un’opportunità per industrializzare i paesi europei in difficoltà. L’anticipazione di un articolo che comparirà sul «Diplò» in edicola dal 15 luglio con il manifestodi Robert SalaisJean-Philippe RobéGabriel Colletis
Le banche tedesche e gli scheletri nell’armadio
Il sistema bancario tedesco presenta risultati economici e finanziari negativi a tutti i livelli dimensionali e geografici, con una situazione che non appare troppo distante dalla bancarottadi Vincenzo Comito
"Il No di Atene ha sconfitto l’arroganza dell’austerità"
«Il referendum greco sancisce il fallimento totale dell'Europa degli arroganti e dei mediocri. Questo coraggio dà umanamente i brividi. In Europa non ci sarà mai una crescita senza un piano massiccio di investimenti pubblici che aumentino la produttività e creino lavoro». Intervista a Mariana Mazzucatodi Marta Fana
La vittoria del No: significati e interrogativi
La vittoria del No ha il merito di non azzerare le prospettive di cambiamento. Ma ora quale sarà la reazione delle istituzioni europee e della troika?di Roberto RomanoPaolo Pini
La crisi di legittimazione della Ue
La crisi finanziaria si è via via trasformata in una crisi democratica di legittimità delle istituzioni della unione stessa. E un gruppo di decisori chiuso, autoreferenziale e non democraticamente controllato ha assunto un peso sempre maggiore a livello anche domesticodi Donatella della Porta
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