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Newsletter n.313 - 14 marzo 2014
Il complesso militare
Il nano armato/Nessun taglio, diversamente da quanto annunciato, ai cacciabombardieri F35 americani. Il governo italiano è intenzionato ad andare avanti, nonostante i costi e nonostante le denunce, da parte degli Usa, di numerosi problemi tecnici. Con la spesa in bilancio nel 2014 si potevano mettere in sicurezza 1500 scuoledi Leopoldo Nascia
Status e prestigio, le ragioni dell'Italia armata
Il nano armato/L'Italia potrebbe tranquillamente ridurre di un buon 20-30 percento le sue spese militari e ridurre di almeno altri 50 mila unità gli organici delle Forze armatedi Giulio Marcon
Albert Hirschman e le armi del commercio
Il nano armato/Per riprendere Hirschmann, anche se non ci sono soldati e non si spara, la guerra continua sotto il nome virtuoso di concorrenza internazionaledi Valentino Parlato
L'industria bellica marcia verso Oriente
Il nano armato/Per la prima volta dal 1998, le vendite di armi calano dello 0,4%. Il baricentro si sposta da occidente a est. E la Cina entra nella top five di esportatoridi Sergio Andreis
La Francia gendarme di un’Europa senza esercito
Il nano armato/L'Inghilterra dice no all'esercito continentale, la Francia invia le proprie truppe in Africa, l'Italia si accoda alla Nato e acquista bombardieri e portaerei. L'Europa non ha una politica di difesa comune. L'alternativa pacifista: un servizio civile comune e corpi di pace nelle aree di conflittodi Anna Maria Merlo
F35 e non solo, la «casta» intoccabile
Il nano armato/Rinunciando ai cacciambordieri e tagliando benefit e supercompensi si potrebbero recuperare 4,5 miliardi, utili per affrontare le priorità del Paesedi Francesco Vignarca
La crisi rallenta l'industria bellica nel sud Europa
Il nano armato/La Grecia riduce le spese, che però rimangono più alte di Italia e Germania. Solo la Spagna resta sotto i 30 miliardi di dollaridi Mattia Ciampicacigli
Corpi di pace contro le guerre
Il nano armato/Un emendamento alla legge di stabilità 2014 ha introdotto i corpi civili di pace. Una soluzione antagonista all'intervento armato, ma è necessaria una leggedi Giulio Marcon
Servizio civile, un'alternativa per l'Ue
Il nano armato/Un modello non violento, fondato sulla partecipazione. Perciò serve una mobilitazione che dia il segno che il servizio civile europeo è fattibiledi Licio Palazzini
Lavoro, diamo credito a Renzi?
La liberalizzazione del contratto di apprendistato elimina la prospettiva che almeno un 30 percento di giovani debba essere assunto a tempo indeterminato. Mentre quella del contratto a termine ci riporta a quel supermarket contrattuale che individua nella flessibilità contrattuale del lavoro la panacea della bassa competitivitàdi Paolo Pini
La Renzinomics
Dagli sgravi di imposta ai redditi inferiori ai 25 mila euro all'anno alle misure a favore delle imprese. Una analisi ragionata delle prime misure annunciate dal governo Renzidi Elena Tulipani
Le misure di Renzi e gli stimoli alla ripresa
Le prime misure annunciate da Renzi perseverano nel considerare il problema principale del nostro sistema produttivo quello di poter disporre di manodopera a basso costo e qualificadi Felice Roberto Pizzuti
La bolla a orologeria della finanza
L'ipetrofia di una finanza sempre più scollegata dai fondamentali dell'economia. Ma per le istituzioni il problema sono i debiti pubblici e siamo noi a dovere accettare misure di austeritàdi baranes1Andrea Baranes
Crescita, qualche domanda a Euro-pen
Dibattito sulla crescita/È realistico, oltre che sensato, pensare di uscire da questa crisi affidandosi alla crescita e a politiche espansive? Sarà mai possibile ipotizzare almeno una via di uscita dalla crisi che non sia solo anti-neoliberista, ma anche oltre-capitalista? Alcune domande agli “economisti progressisti” alla vigilia del forum di Bruxelles del 19 marzodi Paolo Cacciari
Crescita: vecchi e nuovi problemi
Dibattito sulla crescita/Le domande poste agli economisti progressisti mostrano lo scontro in atto tra un processo di crescita in una società di mercato e una visione alternativa di sviluppo della società. Una visione, quest’ultima, che richiede di spostare l’obiettivo sul lavoro e di prospettare un modello di consumo alternativodi Claudio Gnesutta
Il forum di Euro-pen, un'altra strada per l'Europa
Dibattito sulla crescita/Per mettere in discussione l'impianto neo-mercantilista, le misure espansive devono andare di pari passo con un radicale ripensamento dell'insieme delle politiche industriali, energetiche, finanziarie, spostandosi da un'economia trainata dai consumi a un piano di investimenti di lungo periododi Andrea Baranes
Quale lavoro in questa Europa
Bologna, martedì 18 marzo 2014, ore 18:30. Le Associazioni CIVICO 32 e LA FORNACE con il Laboratorio Metropolitano sul Debito (c/o Il Cortile Cafè in via Nazario Sauro 24/b) presentano Quale lavoro in questa Europa, ne discutono con Piergiovanni Alleva giuslavorista e Paolo Pini economistadi locandina18marzoNEW3
Voglia di più Europa. Quale? Trentesimo corso di cultura economica
Pordenone, giovedì 20 marzo 2014 15.30, Irse, Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi. Irse organizza l'incontro SBILANCIAMO L’ECONOMIA Vie di uscita dalla crisi in Italia e in Europa con Mario Piantainfodi
In vetrina:
- >> Continuiamo a essere le stesse equilibriste di sempre di Gina Pavone da ingenere.it
- >> Corporatization is weakening activism di Genevieve LeBaron, Peter Dauvergne da www.opendemocracy.net
- >> Helicopter money for the Eurozone? di Thomas Fazi da www.social-europe.eu
- >> A needle in a haystack: key terms in official Troika documents di Alessio Terzi, Guntram B. Wolff da www.bruegel.org
- >> Injustice incorporated di Phil Mattera da dirtdiggersdigest.org
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