Ultimi articoli nella sezione
Alfonso Gianni
Dopo avere contribuito allo sviluppo del Movimento studentesco dell'Università Statale di Milano, cui era iscritto pur non avendo portato a compimento gli studi, fece parte del MLS , Movimento Lavoratori per il Socialismo, di cui è stato vicesegretario nazionale, poi confluito nel Partito di Unità Proletaria per il comunismo e in seguito nel Partito Comunista Italiano. È stato eletto deputato nelle liste del PdUP nel 1979 e, sempre come esponente del PdUP per il comunismo, nelle liste del PCI nel 1983. Contrario alla "svolta della Bolognina" di Occhetto, nel 1991 aderì a Rifondazione Comunista, con cui tornò alla Camera dei deputati nel 2001. Eletto con il sistema proporzionale nella circoscrizione IV (Lombardia 2), nella XIV ha fatto parte della XI commissione (lavoro pubblico e privato). Al termine delle elezioni politiche del 2006 ha ricevuto un nuovo mandato parlamentare alla Camera, essendo stato eletto nella circoscrizione Lombardia 2. Dal 18 maggio del 2006 è sottosegretario allo Sviluppo Economico nel secondo governo Prodi. Alle elezioni del 2008 non è stato rieletto in Parlamento a seguito della debacle della Sinistra l'Arcobaleno. Molto competente sui temi di natura economica, a cui dedica i frequenti editoriali che scrive per alcuni quotidiani della sinistra. In passato editorialista di Liberazione, dal 2009 collabora con L'Altro. A seguito dell'ultimo congresso del partito della Rifondazione Comunista è uscito dal partito per confluire in Sinistra Ecologia Libertà
Tutti gli articoli pubblicati su Sbilanciamoci.info
Europa, la Tobin tax sale al governo?
Il "granello di sabbia" che può frenare gli ingranaggi della finanza entra concretamente nei programmi europei. Ma Londra potrebbe bloccare tutto
L’aumento dell’Iva, l’ultimo coniglio dal cappello?
I provvedimenti della manovra finanziaria durano poche ore e poi sono rovesciati dai contrasti che suscitano all'interno della stessa maggioranza. La grave situazione economica non è affrontata con la serietà e l'impegno che sarebbero indispensabili
Merkel-Sarkozy: un vertice contro l’Europa
Astratte promesse e concreti guai dal vertice franco-tedesco. Ma accettare questa Europa o uscirne sono due lati della stessa sconfitta: occorre lavorare per un'altra Unione