Home / Chi scrive / Andrea Ranieri

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Chi scrive

Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito

Andrea Ranieri

Politico italiano. Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto al Senato della Repubblica nelle liste dei DEmocratici di sinistra in Liguria e successivamente ha aderito al Pd. Nel giugno 2008 diviene assessore alla cultura, università e sviluppo dei saperi del Comune di Genova, nella giunta guidata da Marta Vincenzi

Tutti gli articoli pubblicati su Sbilanciamoci.info

jobs act

Formazione, quella sconosciuta

di Andrea Ranieri

La perdita di competenze nel lavoro è strettamente correlata al basso numero delle imprese che fanno sistematicamente formazione. L’Italia ha rispetto alla maggioranza degli altri Paesi dell’Ocse una percentuale di lavori ad alta e media qualificazione nettamente inferiore. E la crisi ha aggravato questo problema

 

La controriforma di Renzi

di Andrea Ranieri

La buona educazione/La scuola della libertà che vuole Renzi non è più quella che, secondo Costituzione, deve dare a tutti gli strumenti per essere liberi, ma quella in cui i genitori “liberano” se stessi e i loro figli dalla solidarietà verso i più deboli. La progressiva trasformazione in un servizio a domanda individuale

Conoscenza e sapere, lo spread italiano

di Andrea Ranieri

Il differenziale di investimenti pubblici in sapere è lo spread più rilevante dell’Italia non solo rispetto all’Europa, ma anche rispetto alla maggioranza dei paesi dell’Ocse. Scuola, università e ricerca: tra i paesi europei l'Italia è quella che spende di meno. E negli ultimi ventanni lo spread è drammaticamente aumentato