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Pitagora
Pitagora è un esperto del sistema bancario e finanziario italiano, con esperienza in numerose imprese, banche e istituzioni
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L’anno perduto di Mario Monti
Dopo un anno di governo Monti l’economia italiana sta peggio di prima. È peggiorata la situazione della finanza pubblica, più grave la recessione, più disuguale la distribuzione del reddito. E nel 2013 tutto diventerà più difficile per i vincoli del Fiscal compact. Così, le alternative per la politica economica sono due…
Alcoa, il fallimento del privato assistito
Nel 1992, quando cedette le fonderie dell'Efim all'Alcoa, lo stato italiano garantì aiuti ed extraprofitti sia alla multinazionale Usa che all'Enel. Finita la festa, i banchettanti scappano. Una vicenda che, cifre alla mano, smentisce la retorica del "privato è meglio". Come ne usciamo, adesso?
Tramonta l’auto, affonda la Fiat
Nel 2012, per la prima volta dalla fine dell’ottocento, con l’esclusione dei periodi bellici, il numero di auto in circolazione nel nostro paese potrebbe diminuire
La fine di una moneta
Perché in assenza di un piano di convergenza verso un'unione istituzionale ed economica, la moneta unica costituisce un insuperabile fattore di rigidità
Il bilancio in rosso del governo Monti
A sette mesi dall'insediamento, il bilancio - anche economico - del governo Monti è negativo. E le prospettive future sono perfino peggiori. Occorre quanto prima adottare una visione sociale ed economica del tutto differente in grado di rilanciare le attività e l’occupazione e risanare i conti
Liberalizzare: perché per chi, e in che modo
In molte attività c’è l’esigenza di migliorare l’efficienza, ridurre i prezzi e i privilegi, ma gli interventi di liberalizzazione, da soli, non risolvono tutti i problemi
La strada stretta del nuovo governo
Pochi interventi equi e ragionevoli, per aumentare le entrate e ridurre la spesa, da fare subito. E subito gli operatori del mercato finanziario si passerebbero la voce che si fa sul serio
Troppo grandi per fallire, e anche per essere salvati
Così com'è l'Europa non può salvare un paese come il nostro. Per evitare il disastro, sistema finanziario e Unione dovranno cambiare. E necessariamente l'Italia dovrà cambiare governo
La crisi sprofonda. L'ultimo allarme di Trichet
La Bce prende atto che quel che ha fatto finora non è bastato. E l'Italia è quella che rischia di più: l'anno prossimo, 25 miliardi di deficit in più solo per il "premio al rischio". A crisi straordinaria, politiche straordinarie
Con Silvio B. dieci anni di declino
Standard & Poor boccia il governo italiano, più tossico del debito, incapace di fare crescere l'economia, responsabile del lungo declino economico del paese
Il debito italiano, la Cina e la pietra al collo del paese
La Cina comprerà una parte del debito pubblico italiano? È una strada da percorrere, ma le difficoltà del paese sono soprattutto nella scarsa credibilità del governo
I conti in rosso dell’Italia e la carta cinese
I grossi guai dei conti pubblici italiani e una crisi che non si ferma; l’improvvido governo e il rischio delle privatizzazioni in svendita. E se fosse la Cina a finanziare il debito italiano?
Il miliardario Del Vecchio e la politica fiscale
Una storia di successo, l’idea di giustizia e la crisi italiana. Ovvero perché tassare i patrimoni e le successioni (e meno i redditi) è giusto, efficiente e necessario
Rai: di tutto, di più (debiti)
Cinque bilanci consecutivi in rosso, indebitamento crescente, riduzione del patrimonio netto. La Rai va a picco. Perde share, (come Mediaset), e pubblicità (a vantaggio di Mediaset): nel 2000 la pubblicità raccolta dalla Rai era pari a circa il 60% di quella delle reti Mediaset; nove anni più tardi la quota si attestava al 44%
Mediaset & co., conti a pezzi
Se Fini fa paura, Fininvest fa tremare. Mediaset perde colpi, Mondadori avrebbe bisogno di un robusto aumento di capitale per riportare le voci dell’attivo di bilancio a valori reali, il Milan deve reintegrare le perdite degli ultimi anni. Su tutto pesa il maxi-risarcimento Cir. Ma è sul piano strategico che emergono le maggiori difficoltà
La Fininvest sta peggio del capo
Viaggio nei bilanci di Fininvest e delle controllate: Mediaset, Mondadori, Mediolanum e Milan. Dai debiti degli anni '90 alla ristrutturazione finanziaria, con ricca distribuzione degli utili alla famiglia padrona. Adesso i numeri volgono al peggio: siamo agli anni del declino. In quest'articolo si spiega perché
Mondadori, è tutto loro quel che luccica?
I numeri, i fatti, le prospettive dei "pesci grossi". Con quest'articolo sbilanciamoci.info inizia un viaggio-inchiesta nelle grandi imprese italiane. Una serie di istantanee raccontate e non patinate. Cominciamo dalle parti del Capo: la Mondadori
Vado in stazione a prendere il sole
Le pensiline delle stazioni ferroviarie sono luoghi ideali per installare pannelli fotovoltaici. Un piano industriale e finanziario dimostra che si può fare
Evasori e falsari promossi in paradiso
Chi guadagna e chi perde con lo scudo fiscale. Che, secondo la stima finta scritta nel bilancio dello Stato, porterà solo un euro: tutto quel che arriva in più sarà gestito con poteri superdiscrezionali. Ma che succede se la Corte lo dichiara incostituzionale?
Il male e il peggio. Il caso Italia
Ogni cittadino italiano è diventato più povero, in media, dell'1% all'anno nei sette anni di governo della destra. Tutti i dati su produzione, investimenti, debito, redditi mettono in evidenza la gravità della situazione macroeconomica e finanziaria, mentre la percezione della realtà da parte del governo appare del tutto evanescente
La miccia corta del debito estero
Tassazione creativa e crisi economica fanno esplodere il debito pubblico. Con la metà dei titoli in mano straniera, lo stato italiano balla sull'orlo del burrone. E non sarà lo scudo fiscale a salvarci
Finanza e motori, dove va il Lingotto
I problemi finanziari, la strategia di espansione, il ruolo dei governi (degli altri). Come la Fiat avvia una nuova delocalizzazione: verso i paesi ricchi
Una nicchia di prestigio. E di litigio
Mediobanca, finisce la breve esperienza "duale". Il nuovo sistema guarda agli equilibri interni più che al futuro. La nomina non elegante di M. Berlusconi
I buoi e gli Agnelli. Fusione grigia in casa Fiat
Con la fusione Ifi-Ifil si accorcia la catena di controllo della famiglia. Ma resta il vecchio modo di trattare il parco-buoi del mercato: scarsa trasparenza e poco rispetto