Home / Newsletter / Newsletter n.286 - 3 dicembre 2013 / Oltre il neoliberismo

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Oltre il neoliberismo

03/12/2013

Roma mercoledì 11 dicembre 2013 Aula Tesi, Facoltà di Economia Roma Tre via Silvio D’Amico 77, ore 16. Oltre il neoliberismo. Teorie e pratiche per ripensare la democrazia. A partire dalla Costituzione. Incontro promosso da left. Introduce Stefano Sylos Labini. Intervengono Bruno Amoroso Economista, presidente Centro studi Caffè; Vincenzo Bavaro giuslavorista, Università di Bari; Emiliano Brancaccio economista, Università del Sannio; Gianni Ferrara costituzionalista, Università La Sapienza di Roma; Maurizio Landini segretario generale Fiom-Cgil. Modera Manuele Bonaccorsi left.

La Costituzione come antitesi essenziale ai princìpi del neoliberismo economico, che ci hanno condotto dentro la crisi e che continuano ad aggravarla giorno dopo giorno, smantellando progressivamente i fondamenti della vita democratica. È dedicato a questo tema il convegno annuale dell’Associazione Paolo Sylos Labini, in questa occasione organizzato insieme al settimanale left. Costituzionalisti, esperti di diritto, economisti, si confronteranno sui diritti fondamentali della Costituzione, a partire dai princìpi di uguaglianza (sostanziale) e di esistenza libera e dignitosa, sui quali si fonda il diritto al lavoro; sulle caratteristiche del paradigma liberista che negano l’esistenza di tali diritti; sulla crisi della rappresentanza politica come effetto delle ricadute del paradigma neoliberista sulla sovranità degli Stati e conseguentemente sul sistema democratico; infine sul ruolo dell’attore pubblico informato nei princìpi base della Costituzione, a partire dalla definizione degli obiettivi ultimi di politica economica: piena e buona occupazione per una società giusta e democratica. La crisi economica dimostra la necessità di una nuova programmazione in alternativa alle politiche neoliberiste, in attuazione dei principi fondamentali della Costituzione, capace al tempo stesso di farsi interprete delle domande più urgenti che il presente ci pone.