Home / Newsletter / Newsletter n.148 - 26 novembre 2011 / Antitrust, la lettera caduta nel vuoto

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Antitrust, la lettera caduta nel vuoto

Antitrust, la lettera caduta nel vuoto

21/11/2011

Presidente del Senato della Repubblica, On. Renato Schifani

Presidente della Camera dei Deputati, On. Gianfranco Fini

p.c. Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano

 

Illustrissimi Presidenti, nei prossimi mesi sarete chiamati a nominare alcuni membri dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, comunemente nota come Autorità Antitrust. L’azione di questa Autorità riveste un ruolo fondamentale. Una corretta politica antitrust favorisce l’innovazione, la riduzione dei prezzi e genera benessere per i cittadini. Stimolando la concorrenza essa contribuisce significativamente alla produttività ed alla crescita economica, di cui il nostro paese ha disperato bisogno. La politica antitrust è particolarmente importante nei periodi di crisi: il rilassamento dell’intervento a tutela della concorrenza che seguì la crisi del 1929 fu una delle principali cause del suo prolungarsi. L’Autorità Antitrust deve operare avendo come unico obiettivo la salvaguardia della concorrenza e la tutela del consumatore. Essa deve agire in totale indipendenza da interessi particolari di gruppi o settori economici o di parti politiche. L’Autorità Antitrust svolge un compito tecnico che richiede conoscenze specialistiche; le sue decisioni non devono ricercare il consenso immediato dei suoi interlocutori, siano essi imprese o consumatori, ma unicamente garantire la concorrenzialità dei mercati. Per questi motivi, Vi chiediamo che le Vostre scelte nei prossimi mesi siano guidate esclusivamente da questi due criteri: competenza e indipendenza. Le persone che Voi sceglierete dovranno possedere profonde competenze economiche, oltre che giuridiche, necessarie per decidere questioni complesse sul funzionamento dei mercati, ed essere nella posizione di agire in piena e totale indipendenza da qualunque interesse di parte, economico e politico. Su di Voi grava la responsabilità di scelte che incideranno sul benessere collettivo e sulla stabilità economica e finanziaria del Paese, oggi e in futuro.

Tratto da docs.google.com