Home / Newsletter / Newsletter n. 15 / Né cooperazione né sviluppo. Libro Bianco su una politica che non c'è

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Newsletter

Ultimi link in questa sezione

17/12/2008
I fondi pensione tra le vittime del crack finanziario di Bernard Madoff
17/12/2008
Né cooperazione né sviluppo. Libro Bianco su una politica che non c'è
17/12/2008
L'ambientalismo ai tempi della crisi
16/12/2008
Le scalate finanziarie della mafia spa

Né cooperazione né sviluppo. Libro Bianco su una politica che non c'è

17/12/2008

Si è tenuta Il 16 dicembre, a Roma, la presentazione della IV edizione del Libro Bianco sulle politiche pubbliche di cooperazione allo sviluppo preparato dalla campagna Sbilanciamoci!. Come ogni anno il rapporto analizza quante risorse vengono destinate (e come vengono utilizzate) all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS), il funzionamento della DGCS (Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo), il rispetto degli obiettivi internazionali, l’aiuto umanitario. L'edizione di quest’anno fa il punto sulla drammatica situazione delle politiche della cooperazione allo sviluppo dopo la cancellazione dei fondi in finanziaria e la paralisi crescente del Ministero degli Esteri. Gli impegni internazionali non vengono rispettati e sempre di più la cooperazione allo sviluppo è il fanalino di coda della politica estera italiana e dipendente dagli interessi commerciali e dalle missioni militari. Il Libro bianco di quest'anno – che sarà distribuito nel corso dell’incontro - è frutto di un lavoro di oltre sei mesi di un gruppo di ricercatori della campagna e contiene l'analisi di dati approfonditi sulla spesa pubblica per la cooperazione, sull'efficacia degli aiuti, sul ruolo della finanza e delle organizzazioni internazionali e inoltre una serie di schede di approfondimento su alcuni casi specifici particolarmente significativi relativi agli interventi e al funzionamento della cooperazione italiana. Sono stati invitati ad intervenire i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, della DGCS, delle Commissioni Affari Esteri della Camera e del Senato.