Home / Newsletter / Newsletter n. 119 - 13 maggio 2011 / Il lavoro, la fabbrica, i diritti

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Il lavoro, la fabbrica, i diritti

12/05/2011

Iniziativa promosa da Magistratura democratica per il prossimo 20 maggio, a Torino, La fabbrica delle E – corso Trapani 95, ore 9,30/ 17,30

Partecipano: Piergiorgio Morosini, Don Luigi Ciotti, Glauco Zaccardi, M. Revelli, R. Ciccone, M. R. Ferrarese, V. Bavaro, A. Lantermo, Roberto Riverso, P. de Biasi, S. Chiamparino, G. Farina, S. Fassina, M. Landini, S. Leonardi, G. Cannella e S. Mattone, Rita Sanlorenzo, P.G. Alleva, B. Caruso, R. De Luca Tamajo, P. Ichino.

 

La fabbrica, da luogo di coesione sociale, emancipazione, conquista di diritti e dignità attraverso il lavoro, a luogo di implosione delle irrazionalità del sistema di relazioni industriali. Economia globale, competitività, strategie aziendali di massima produttività sembra non possano coesistere se non con un lavoro flessibile nella massima misura, con la progressiva riduzione dei diritti e delle tutele dei lavoratori, con la individualizzazione dei rapporti lavorativi. Tutto questo in un contesto di politica legislativa e governativa che propone come unica via d’uscita la modifica dell’art. 41 della Costituzione, nell’ottica di un liberismo sempre più accentuato, e in una fase assai critica delle dinamiche sindacali, sia per la rottura dell’unità di azione delle maggiori confederazioni dei lavoratori e sia per il diffondersi di strategie imprenditoriali incentrate su prove di forza e metodi ricattatori. Magistratura democratica vuole riflettere su tali dinamiche e indagare sulle strade possibili per ristabilire un equilibrio, che si collochi con rigore nella cornice dell’art. 41 della Costituzione, tra esigenze dell’economia e imprescindibili tutele del lavoro, della sua dignità, della libertà ed attività sindacale. Questo impegno md affronta nel convegno di Torino insieme a giuristi e studiosi di grande spessore e insieme ad alcuni protagonisti delle relazioni industriali e sindacali, in una data, 20 maggio, che continua a rappresentare la parte migliore del diritto del lavoro.

 

Programma: