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Dietro gli assalti a Tor Sapienza non ci sono solo i cittadini indignati
Sospinta dai gravi fatti di Tor Sapienza e dalla relativa esposizione mediatica, la "Marcia delle periferie sul Campidoglio" tenutasi questo sabato doveva essere la grande giornata in cui migliaia e migliaia di romani indignati (la questura ne aspettava tra 10 e 30mila) avrebbero portato nel centro storico la protesta contro le condizioni di vita nei loro quartieri.
Prima della manifestazione, gli organizzatori (ossia il Caop, l'associazione di residenti di Ponte di Nona guidata da Franco Pirina) avevano dato ampie rassicurazioni sulla natura dell'evento, dicendo che "braccia tese e saluti romani non sono ben accetti" e che "non vogliamo essere considerati né di destra né di sinistra, né altro: ciascuno vota come vuole, insieme siamo cittadini, esasperati dal degrado di Roma."
Appena arrivo in piazza dell'Esquilino, dove è previsto il concentramento iniziale, i dubbi che nessuno aveva sull'orientamento politico dell'iniziativa vengono spazzati via dal tripudio di fasciofont che riempe i cartelloni.