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Stop T-tip dilaga in Europa
1.100 eventi in 22 Paesi, e oltre 50 città mobilitate in tutta Italia: dalla Valtellina a Monopoli, poi Firenze, Torino, Roma, Napoli e Milano, dove membri del parlamento europeo, di quelli di molti Paesi asiatici, insieme ad un centinaio di attivisti, sindacalisti, contadini e cittadini che partecipavano al Forum dei Popoli di Asia ed Europa hanno dato vita ad un flash mob di protesta. La Giornata Europea d’azione contro T-tip, il Trattato transatlantico di liberalizzazione di commercio e investimenti tra Usa e Ue ha riscosso un grande successo in tutta Europa e deve suonare come un segnale d’allarme alla Commissaria europea designata al commercio Cecilia Malmström, che condurrà a breve le trattative, ma anche per il governo italiano, tra i più zelanti sostenitori del trattato come presidenti di turno dell’Unione. Per questo la Campagna Stop T-tip Italia ha convocato il 14 ottobre a Roma, alle 15,30 in piazza Madonna di Loreto, un presidio di contestazione al seminario cui Renzi ha invitato i ministri al Commercio d’Europa e i negoziatori d’Europa e Usa, a discutere con Marcegaglia, Marchionne e imprese varie le sorti meravigliose e progressive legate al T-tip.
Da Helsinki a Granada, da Brest a Bucharest, migliaia di persone hanno protestato contro le liberalizzazioni selvagge previste dal T-tip ma anche dai suoi omologhi Ceta (negoziato e pressoché concluso tra Ue e Canada), TiSA (la liberalizzazione globale dei servizi lanciata in chiave anti Paesi emergenti) e T-tip (l’attacco Usa ai mercati del Pacifico). A Londra un lungo striscione è stato tirato giù da Westminster Bridge, a Parigi lo “squalo” delle privatizzazioni ha attraversato le vie del centro seguito da migliaia di attivisti, e iniziative simili si sono moltiplicate a vista d’occhio fino alle ultime ore, confermando che un numero crescente di cittadini e organizzazioni è pronto a una resistenza ostinata contro questa operazione di trasferimento di potere politico dalle mani dei cittadini a quelle di un gruppo ristrette d’imprese e di élites di potere per via commerciale.