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L'Italia a marcia indietro nella produzione bio
Tanto per cambiare... una brutta notizia. Per la prima volta l'Italia ha perso il primato europeo nella produzione biologica a favore della Spagna. Lo rende noto la Coldiretti, in occasione del Sana- Salone internazionale del naturale, nel sottolineare che la superficie nazionale interessata alla coltivazione nel 2008 ha subito una riduzione del 12,8%, mentre il numero di produttori è calato del 2,6%, nonostante l'aumento nei consumi del 5,4% per i prodotti bio confezionati, in base ai dati Ismea/Sinab.
In Italia - sottolinea la Coldiretti - sono scesi a 42.037 i produttori di biologico mentre la superficie biologica coltivata si è ridotta nel 2008 a poco più di un milione di ettari rispetto a quasi 1,3 milioni di ettari raggiunti dalla Spagna, di cui oltre la metà in Andalusia. È l'effetto - denuncia la Coldiretti - delle importazioni extracomunitarie di biologico che sono triplicate negli ultimi due anni e vengono spesso spacciate come Made in Italy per la mancanza dell'obbligo di indicare la reale origine in etichetta. Le importazioni da Paesi extracomunitari sono passate - sottolinea la Coldiretti - da 31 milioni di tonnellate del 2006, a 60 milioni di tonnellate del 2007 fino alle 90 milioni di tonnellate del 2008. Di fronte a questa situazione occorre intervenire - sottolinea la Coldiretti - introducendo al più presto il marchio del biologico italiano. Un marchio necessario anche per distinguere - precisa la Coldiretti - la produzione italiana che resta totalmente esente da Ogm nonostante il fatto che la normativa comunitaria abbia previsto la anche i prodotti biologici livelli minimi di contaminazione.