La crisi finanziaria
Dateci una banca buona, non la bad bank
Si parla molto del fatto che l'amministrazione Obama cercherà di risolvere la crisi finanziaria creando una "bad bank" - un'entità pubblica che assorbirà gli assetti tossici per permettere alle istituzioni finanziarie di ripulire i loro bilanci. E' un'altra forma sbagliata di salvataggio. Forse le banche centrali dovrebbero creare una propria "banca buona" - un'entità pubblica che prenda il posto del disastrato sistema bancario
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Il salvataggio e la paga dei manager
Nelle ultime settimane, due diverse iniziative legislative hanno cercato di impedire di far profitto sul salvataggio pubblico della finanza. Ma entrambe si sono scontrate con l'evidenza del fatto che il piano originario del baiout si era dimostrato del tutto inoffensivo. Alcuni dei beneficiari - in particolare AIG, Morgan Stanley, and Goldman Sachs — hanno distribuito considerevoli bonus ai loro top manager con il sostegno finanziariod ei contribuenti. Le imprese di Wall Street nel loro insieme hanno elargito più di 18 milioni di dollari in bonus l'annos corso.
Questo documento analizza le due iniziative di legge: la proposta della senatrice Claire McCaskill’s di fissare un tetto agli stipendi di tutti i dipendenti delle aziende che ricevono i contributi, e la proposta del deputato Barney Frank’s di riformare la legislazione sul bailout.
Exec_Pay_and_Bailout.pdf 109,26 kB
Sindrome cinese per il piano Obama
Il buy american, le accuse allo yuan. Gli Usa stanno per dichiarare la guerra economica al mondo? E bloccare il made in China servirebbe davvero?
Standard & co., le grande declassate
Lehman Brothers, fino al giorno prima, aveva un'ottima "A". Fannie Mae e Freddie Mac ne avevano addirittura tre. E prima ancora c'era stato l'ottimo voto per Enron. Ma l'oligopolio che dà le pagelle mondiali - Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch - ancora è lì. Impunito
Caso Madoff, JPMorgan si salva, i clienti no
Come il colosso bancario americano si è messo in salvo dal crollo dello "schema Ponzi" di Bernard Madoff. Lasciando investitori e risparmiatori nei guai
Obama, primi passi e grandi attese
Atti simbolici e annunci concreti hanno segnato le prime 100 ore di Obama. Ma dove andrà adesso l'America? Materiali da un convegno dell'università di Padova
Trasformare in verdi i colletti blu
La politica e l'industria degli Stati Uniti si preparano a una svolta ambientale. Sarò pronta la società americana a raccogliere la sfida?
Crisi, le Nazioni Unite chiedono idee alla società civile
La Commissione istituita dalle Nazioni Unite e guidata dal premio Nobel Joseph Stigltiz apre le porte a suggerimenti e proposte delle organizzazioni non governative per cercare insieme le vie d'uscita dalla crisi economica e finanziaria. Ecco come contribuire
Se la bolla scoppia sulle pensioni
Nel 2008 si è perso quasi il 6% del risparmio previdenziale affidato ai fondi, mentre il Tfr lasciato in azienda si rivalutava del 3,1%. Traballa il "secondo pilastro" della vecchiaia, e con esso tutto il sistema costruito negli anni in cui la finanziarizzazione dell'economia è stata estesa al welfare
Quel Tarp è da rifare. Ci riuscirà Geithner?
Il Segretario al Tesoro Usa ha esordito affermando che il piano di salvataggio di Bush ("Tarp") va riformato radicalmente. Le notizie sugli assalti fraudolenti alla diligenza Tarp e sulla gravità della crisi gli danno ragione. Ma adesso si deve passare ai fatti, e dimostrare di voler rompere davvero con l'era Paulson
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