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E se Syriza salvasse l’Europa?
Nike/La vittoria di Tsipras è un segnale forte di rifiuto dell’arroganza di chi oggi governa l’Europa, incurante di ogni segnale che viene dai cittadini europei. In una situazione di emergenza umanitaria, le minacce di queste istituzioni non hanno prodotto sottomissione, ma ribellione
La vittoria di Tsipras, il giusto orgoglio della fama
Nike/Vincere è la cosa più bella; ma cela pericoli, se il trionfo non viene temperato dalla misura e dalla saggezza. Una rilettura da Pindaro
La distanza tra Syriza e il Pd
Nike/Il primo, vero, e finora unico granello di sabbia nell’ingranaggio della rivoluzione neoliberista è quello di Tsipras. L’Italia di Renzi è decisamente un’altra storia
Braccio di ferro, in attesa di un New Deal europeo
Nike/Il Grexit non è del tutto escluso, malgrado la volontà del governo greco e dei cittadini del paese di non uscire dall’euro. Per Atene sarebbe un disastro
I rossoverdi tedeschi: usiamo la chance!
Nike/Resistere alla troika significa combattere nazionalismo, razzismo e antisemitismo. Il documento dell’Institut Solidarische Moderne, think tank tedesco rosso-verde
Governo Tsipras, la missione è storica
Nike/L’incredulità dei militanti dinanzi al risultato delle elezioni greche sta nell’aver portato a sinistra intere regioni ancorate alla reazione
L’arma a doppio taglio delle sanzioni alla Russia
Secondo diversi analisti il pacchetto di sanzioni recentemente approvato produrrà nel breve e nel lungo periodo effetti negativi sia sull’economia Russa che su quella Europea
Cancelliamo il debito
La Troika deve aprire un negoziato con il governo greco tale da eliminare larga parte del debito attuale e introdurre condizioni di rientro che consentano al ricostruzione di un economia sostenibile. L'appello degli economisti pubblicato dal Guardian
La posta in gioco delle elezioni in Grecia
I contrasti sulla costruzione europea si concentrano sulle politiche di bilancio da attuare nei vari paesi e l’esperienza greca si avvia ad assumere una valenza dimostrativa
Le prospettive del modello tedesco
La disoccupazione è diminuita di circa la metà tra il 2006 e il 2013, passando in valori assoluti da 5,0 a 2,7 milioni di unità, mentre le esportazioni sono raddoppiate in valore nello stesso periodo. Perchè allora un settimanale come Der Spiegel scrive che quella tedesca è una nazione che si sta lentamente sgretolando?