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La crisi nascosta del commercio globale
La crisi europea trascina al ribasso la domanda di merci, la piccola ripresa Usa non basta a far viaggiare il carrello globale e anche il colosso cinese mostra segni di rallentamento
L'austerity che affossa l'Europa
L'Europa è entrata in una nuova fase della crisi, sociale e politica, prodotta dall’austerità e dalla depressione. L'assenza di politiche anticicliche ha reso concreto il pericolo di una recessione double dip. Il rapporto dell'Osservatorio sociale europeo
L'incoerenza di Standard & Poor's
Tra le ragioni che hanno indotto Standard & Poor's ad abbassare, il 9 luglio, il rating dell'Italia c'è la mancanza di attuazione delle riforme strutturali. Ma se l'ampiezza dell'attuale recessione è dovuta alla mancanza di domanda, le politiche dal lato dell'offerta non sortiranno nessun effetto sull'economia nel breve termine
La crisi non è finita, aspettate a brindare
La politica di investimenti pubblici, promossa recentemente dalla Commissione europea, rischia di essere solo un annuncio: nessuno dei paesi in crisi, eccetto l'Italia, potrà beneficiarne
Cercasi Utopia
Un bilancio europeo, nel segno dell'austerità
Nonostante la depressione economica che grava sull’Europa dal 2008, il budget resta sotto la soglia dell’1% del Pil dell'intera area Ue, in riduzione rispetto al budget pluriennale 2007-2013
Per cambiare l’euro deve cambiare Berlino
L'approfondirsi della crisi greca come specchio della crisi del modello sociale europeo. Un convegno a Berlino per cambiare la rotta dell'Europa
Altersummit di Atene, un'altra Europa
Ad Atene due giorni di confronto per rimettere in moto un movimento sociale, fermare l'austerity e costruire un'Europa democratica, sociale, ecologica e femminista
Lost generation, le promesse dell'Ue
Il Consiglio europeo ha stanziato 6 miliardi di euro per contrastare la disoccupazione giovanile. Ma se è vero che i giovani disoccupati nell'Ue sono circa 6 milioni, fanno circa 130 euro all'anno a ciascuno per sette anni
Modello tedesco? Crescita a debito
La crescita tedesca e il rientro dagli alti tassi di disoccupazione dei primi anni 90 sono stati resi possibili grazie all’intervento pubblico attuato attraverso la spesa in deficit fino al 2007