lavoro
Salari in crisi, dove e perché
La riduzione della quota distributiva del lavoro riguarda tutti, ma non è uguale per tutti. Un confronto tra Italia, Europa e Stati Uniti, nel Rapporto dell'Ires
Industria italiana: nuovi numeri, vecchi problemi
L'Istat ha rivisto i dati degli anni pre-crisi: la produzione dell'industria era un po’ più alta di quel che sapevamo. Ma la distanza dalla media europea rimane intatta
Stranieri e sicurezza. Sul lavoro
Un opuscolo in italiano, al primo giorno di lavoro. Oppure solo i tappi per le orecchie, e via nel reparto. La sicurezza in fabbrica raccontata dagli immigrati
Fiat-Chrysler, il deus in machina
Il piano di salvataggio dell'auto americana è legato a un nuovo accordo con il sindacato. Tocca alla casa torinese cercarlo, altrimenti salta il megaprestito
Prezzi e salari, cosa succede col nuovo modello
L'inflazione attesa e quella reale, l'impatto dei prezzi petroliferi, l'incognita della contrattazione decentrata. Una simulazione degli effetti dell'accordo del 22 gennaio
Un contratto uguale per tutti?
La proposta Boeri-Garibaldi guarda solo alla domanda: va bene per il mercato del lavoro così com'è, rinuncia alla prospettiva di miglior lavoro e politica industriale
Un mutuo soccorso per affrontare la crisi dal basso
La crisi economica colpisce le persone più deboli in modo più che proporzionale: con quale società ne usciremo? Una proposta di soluzione mutualistica: la costruzione di un fondo di rotazione per intervenire in modo autonomo dal governo, modificando la distribuzione del reddito in senso più democratico
Riforma dei contratti: un rischio e una proposta
Il pericolo di un sistema in cui il basso costo del lavoro compensa i ritardi nell'innovazione e sviluppo. Un'alternativa: il tasso programmato di produttività
Quando investimento non significa sviluppo
Non sempre gli investimenti sono un indicatore positivo. Bisogna vedere dove vanno le risorse e qual è la specializzazione produttiva che ne risulta
Stati Uniti in cerca di ristrutturazione
I posti di lavoro certi che si perdono nei settori tradizionali, quelli incerti che la spesa pubblica può attivare nei settori innovativi. Un bilancio ancora provvisorio