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L'autocritica dell'Ocse: più qualità del lavoro

30/05/2015

Forza lavoro/ Per sostenere la qualità del lavoro le politiche dovrebbero concentrarsi sulla qualità dei salari, la sicurezza del mercato del lavoro e qualità dell’ambiente di lavoro

Il reddito disponibile medio delle famiglie in termini reali è rimasto fermo o si è ridotto nella maggior parte dei paesi Ocse tra il 2007 e il 2011. Le perdite sono state particolarmente gravi nei paesi più colpiti dalla crisi. In Grecia, la famiglia media ha perso oltre l’8% del reddito netto ogni anno e in Spagna, Irlanda e Islanda le perdite hanno superato il 3,5% (…). I gruppi al fondo della scala dei redditi hanno perso molto di più. In Spagna il reddito del 10% più povero è diminuito di quasi il 13% l’anno, contro appena l’1,5% per il 10% più ricco (…). Il nuovo quadro concettuale e operativo dell’Ocse per sostenere la qualità del lavoro sostiene che le politiche dovrebbero concentrarsi su tre dimensioni del lavoro; alta qualità dei salari; sicurezza sul mercato del lavoro; qualità dell’ambiente di lavoro (…).I programmi di creazione diretta di lavoro possono essere un utile strumento di riserva per assicurare che i disoccupati di lungo temine e altri gruppi svantaggiati mantengano un contatto col mercato del lavoro (…). Le precedenti analisi [dell’Ocse] hanno mostrato che una minore copertura sindacale aveva l’effetto di aumentare le disuguaglianze nella distribuzione dei salari (…).Un’alta quota di iscritti al sindacato e un’alta copertura dei contatti di lavoro, e la centralizzazione e il coordinamento della contrattazione salariale vanno di pari asso con una riduzione delle disuguaglianze salariali (In it together. Why less inequality benefits all, OECD, 2015, pp.24,39,41,42).

 

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