Home / Archivio / primo piano

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Archivio

primo piano

Questa crisi è un'occasione

di Fausto Bertinotti

Per riaprire la partita bisogna mettere in discussione le decisioni politiche che vengono assunte dal potere costituito. Su questa base la politica potrebbe rinascere

Germania: un’isola felice che sente l’assedio

di Ulrike Guérot

La storia del successo tedesco è raccontata dagli indicatori economici visibili. Ma all’interno ci sono segni di inquietudine, in un paese senza una visione strategica di se stesso e dell’Europa. La crisi finanziaria dell’eurozona riflette questo vuoto, che va riempito da una nuova politica europea

Europa, la politica che manca

di John Palmer

Il quadro politico europeo è segnato da governi conservatori, spinte a destra e populismo anti-europeo. Manca una vera dimensione politica europea, con programmi comuni dei partiti nazionali. Si potrebbe cominciare con le proposte alternative sulle politiche per affrontare la crisi

Europa: l’eclisse della ragione e della democrazia

di Sergio Bruno

I miti della politica monetaria, l'ossessione del debito, le porte aperte alla speculazione, i pericoli dell'austerità, il bisogno di ricostruire l'economia reale. E la mancanza di visione dell'Europa. Tutti i nodi della crisi

Europa, occupiamo lo spazio comune

di Ugo Mattei

Non c'è timoniere, né punto d'arrivo nell'attuale "rotta" d'Europa, cresciuta con il motto implicito "meglio che niente". L'alternativa è radicale: uscire dall'egemonia privatistica, mettere al centro della scena la lotta per un diritto del comune e contro l’accumulo istituzionalizzato della ricchezza

Ripartiamo dai princìpi

di Francesco Ciafaloni

I governanti della costruzione europea hanno sbagliato molto, quasi tutto. Ma qui siamo, e senza Europa e senza euro non andiamo da nessuna parte. E da qui possiamo ripartire, guardando in faccia l'economia più che gli economisti

All'Europa serve un "new deal" di classe

di Riccardo Bellofiore

La crisi europea viene dagli Stati uniti, dal crollo del "keynesismo privatizzato". Per uscirne, occorrono politiche opposte a quelle di Maastricht. Un new deal inedito, strumento di una "riforma", non solo di una "ripresa" che è impossibile nelle condizioni date. E una sinistra di classe su scala continentale

I veri creditori siamo noi

di (***)

Al centro della crisi c’è il debito e anche in Italia, come in altri paesi europei, dobbiamo chiedere trasparenza e un “auditing” pubblico sul debito, primo passo per costruire una soluzione politica alla crisi. L’appello che viene dal decennale del G8 di Genova

Se fosse l'Europa a battere moneta. Davvero

di Isidoro Davide Mortellaro

Mentre si piangeva sull'Europa "incompiuta" molti cambiamenti sono stati già fatti, nell'estate. Ma hanno ristretto ancor più lo spazio della politica e della democrazia. Per provare a muovere su un'altra strada, è il caso di concentrarsi non sul «passo che manca», ma sul «passo negato», «vietato» all'Europa. E costruirne una nuova

Europa, la crisi dalle molte teste

di Mary Kaldor

Le crisi multiple di oggi riflettono il divario tra i cambiamenti economici e sociali e gli assetti istituzionali e politici che fermi a un’epoca passata. Le proteste sociali hanno bisogno di una risposta istituzionale: è possibile un’Europa di pace, verde, democratica e cosmopolitica, al posto di una burocrazia neoliberista?