Home / Archivio / colonnino / La Prima internazionale e i sindacati

facebook-link twitter-link

Newsletter

Registrati alla newsletter di sbilanciamoci.info

Archivio

Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito

La Prima internazionale e i sindacati

20/03/2015

"Il contratto tra capitale e lavoro non può mai venir stabilito su il solo potere sociale che possiedono gli operai è il loro numero". Una rilettura dalla Terza Internazionale

Il capitale è una forza sociale concentrata, mentre dal canto suo l’operaio non dispone che della sua forza riproduttiva individuale. Perciò il contratto tra capitale e lavoro non può mai venir stabilito su basi eque (…). Il solo potere sociale che possiedono gli operai è il loro numero. La forza del numero è annullata dalla disunione. Quest’ultima tra gli operai è prodotta e perpetuata dalla concorrenza inevitabile fra loro stessi. I sindacati originariamente sono nati dagli esperimenti spontanei degli operai per superare la suddetta concorrenza o per lo meno per attenuarla, per mutare i termini del contratto (…). L’oggetto immediato dei sindacati è tuttavia limitato alle necessità delle lotte quotidiane, ai mezzi per difendersi contro gli attacchi del capitale, alle questioni salariali e della durata del lavoro (…). I sindacati si sono occupati finora troppo esclusivamente di lotte locali immediate contro il capitale e non hanno avuto sufficiente consapevolezza del loro potere d’azione contro il sistema della schiavitù del salariato. Si sono perciò tenuti troppo lontani dal movimento generale sociale e politico (…). I sindacati devono oggi imparare ad agire coscientemente come centri organizzatori della classe operaia nel grande interesse della sua emancipazione totale. Devono appoggiare ogni movimento sociale e politico che proceda in tale direzione (Risoluzioni al Congresso di Ginevra dell’Associazione internazionale dei lavoratori, 1866, in “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!” a cura di Marcello Musto, Donzelli, 2014, pp.36-37).

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
Vuoi contribuire a sbilanciamoci.info? Clicca qui

Commenti